devolution
〈diivëlùušën〉 s. ingl. [propr. «delega; trasferimento (di poteri)»], usato in ital. al femm. (e pronunciato comunem. 〈devolùšon〉). – Nel linguaggio politico, trasferimento o delega di alcune [...] competenze (per es., sull’educazione, sulla gestione dell’ordine pubblico, sull’ambiente) dallo stato alle regioni, rivendicato da alcuni movimenti e partiti come correttivo al presunto centralismo della Costituzione italiana. ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi [...] , convenzionale: la vita m.; la medicina, la scienza, la tecnica m.; la m. organizzazione del lavoro; i m. sistemi di educazione; criterî, metodi m.; una città m.; cinema, locale, albergo m.; casa m.; fabbrica dotata di impianti molto moderni. In ...
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snaturare
v. tr. [der. di natura, col pref. s- (nel sign. 2)]. – 1. Stravolgere, o modificare profondamente, la natura, cioè i caratteri proprî e naturali, peggiorandoli o degradandoli: la passione sfrenata [...] giornalista ha snaturato le affermazioni dell’intervistato; sono metodi d’insegnamento che snaturano il concetto stesso di educazione; un’esecuzione, o una trascrizione, che ha snaturato il carattere profondamente religioso dell’opera. ◆ Part. pass ...
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allievo1
allièvo1 s. m. (f. -a) [der. di allevare]. – 1. non com. Chi è allevato materialmente, chi è nutrito: è una balia che ha molta cura del suo a.; anche il nato di animali domestici (spec. bovini), [...] redo. 2. Con riferimento all’allevare in quanto educazione, istruzione, generale o specifica, chi frequenta un corso di studî o di addestramento, alunno interno o esterno di un istituto d’istruzione: gli a. del Conservatorio, di un istituto religioso ...
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lezione
lezióne s. f. [dal lat. lectio -onis «lettura», der. di legĕre «leggere»]. – 1. a. ant. Lettura: se Dio ti lasci, lettor, prender frutto Di tua l. (Dante); la cognizione delle azioni degli uomini [...] precisato col nome delle singole materie, comprese nell’orario delle l. (l. di storia, di musica, di disegno, di educazione fisica, ecc.; domani dalle 10 alle 11 c’è l. di fisica) oppure indicato genericamente, in espressioni come inizio, termine ...
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dispersione
dispersióne s. f. [dal lat. dispersio -onis, der. di dispergĕre (v. dispergere), ma sentito, nella maggior parte dei sign., come der. di disperdere]. – 1. Il disperdere o disperdersi; l’essere [...] testo o in ciascuno dei sottoinsiemi di cui il corpo è costituito (v. anche ripartizione). c. Nelle scienze dell’educazione, d. scolastica, il complesso dei fenomeni di mancata o incompleta o irregolare fruizione dei servizî di istruzione da parte ...
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pedonomo
pedònomo s. m. [dal gr. παιδονόμος, comp. di παῖς παιδός «bambino» e -νομος «-nomo»]. – Nell’antica Sparta, magistrato minore che aveva la cura morale dei bambini con meno di sette anni, con [...] la facoltà d’intromettersi nell’educazione domestica. ...
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instradamento
instradaménto (o istradaménto) s. m. [der. di instradare]. – 1. L’atto, il fatto di instradare, e in qualche caso anche di instradarsi (cfr. il sinon. avviamento): avere, dare un sicuro [...] i.; l’i. in una professione; a sei anni, Gertrude fu collocata, per educazione e ancor più per istradamento alla vocazione impostale, nel monastero (Manzoni). 2. Nelle ferrovie, itinerario predisposto per il passaggio di treni sui binarî di una ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre [...] l’alma pinge (Parini). 3. Fautore della libertà, che professa e propugna principî di libertà: un uomo l.; genitori l.; un’educazione l.; opinioni, idee l.; spiriti l.; istituzioni liberali. 4. a. Che s’ispira ai principî etici del liberalismo, basati ...
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politezza
politézza s. f. [der. di polito], letter. – 1. L’essere polito, cioè liscio, terso, ben levigato: la p. del marmo. 2. non com. Aspetto esteriore di luoghi, ambienti e sim. pulito e ordinato: [...] tanto di politezza ... che ancora restava del saggio dell’‘Odissea’ (Pavese). 4. Finezza di modi, raffinatezza di tratto, buona educazione: con chi tratta bene meco, so corrispondere con egual p. (Goldoni). Più raro in senso concr., azione, gesto o ...
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Il processo attraverso il quale vengono trasmessi ai bambini, o comunque a persone in via di crescita o suscettibili di modifiche nei comportamenti intellettuali e pratici, gli abiti culturali di un gruppo più o meno ampio della società. L’opera...
educazióne fìsica (o motoria) Attività svolta nelle scuole come parte integrante del progetto educativo, con l'obiettivo di favorire lo sviluppo fisico, l'affinamento e l'integrazione degli schemi motori e lo sviluppo della socialità. Negli...