lexicon
‹lèksikon› s. neutro lat. mod. [traslitt. del gr. λεξικόν, sottint. βιβλίον, propr. «(libro) delle parole», der. di λέξις «parola, discorso», da λέγω «dire»], usato in ital. al masch. – Termine [...] ), nel titolo di opere lessicografiche (di regola scritte in latino) relative a lingue classiche e orientali, soprattutto ebraico, siriaco, arabo. La sua diffusione nell’uso internazionale è dovuta soprattutto all’uso fattone dall’abate E. Forcellini ...
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pegmatite
s. f. [der. del gr. πῆγμα -ατος «condensazione»]. – Nome di rocce filoniane che si trovano sia all’interno sia alla periferia di intrusioni granitiche, caratterizzate da struttura a grana grossa, [...] , caratterizzata dalla presenza di inclusioni di cristalli allungati di quarzo disposti parallelamente in grossi cristalli di feldspato potassico; è chiamata anche (con riferimento all’aspetto delle inclusioni) grafito, granito ebraico o runite. ...
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palestinese
palestinése agg. e s. m. e f. – Della Palestina, relativo alla Palestina, regione naturale e storica dell’Asia sud-occid., tra il mare Mediterraneo e il tavolato transgiordanico, che ha avuto [...] nei secoli una storia molto travagliata, legata alle vicende del popolo ebraico, alle origini del cristianesimo e alla diffusione dell’islamismo: dopo l’antica monarchia israelitica, ha subìto numerose dominazioni (da parte di greci, romani, crociati ...
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vocalizzare
vocaliżżare v. tr. e intr. [der. di vocale2 e, nel sign. 3, di vocale1]. – 1. tr. a. In fonetica storica, trasformare un suono consonantico in suono vocalico: alcuni dialetti italiani vocalizzano [...] pron.: la «l» si è vocalizzata. b. V. un testo consonantico, aggiungervi dei segni che indichino i suoni vocalici (per l’ebraico, v. puntazione1). 2. intr. (aus. avere) In musica, cantare sulle vocali, non sulle parole o sui nomi delle note; si dice ...
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yiddishofono
s. m. e agg. Chi o che si esprime in yiddish, lingua propria delle comunità degli ebrei ashkenaziti, che si caratterizza per la fusione di elementi tedeschi, ebraico-aramaici, neolatini [...] e slavi. ◆ Secondo le ultimissime rilevazioni, gli yiddishofoni supererebbero appena il migliaio. Il sogno rosso da cui persino Albert Einstein si fece sedurre – un ebraismo che si azzeri fondendo la propria ...
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spinoziano
spinożiano agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Che si riferisce al filosofo oland. Benedetto (in ebraico Baruch) Spinòza (1632-1677), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere: il panteismo, [...] il naturalismo, il monismo s.; l’etica spinoziana. 2. Che sostiene, segue, continua il pensiero di Spinoza: un filosofo s.; anche come sost.: una s., gli spinoziani ...
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neoebraico
neoebràico agg. e s. m. [comp. di neo- e ebraico] (pl. m. -ci). – Detto della lingua ebraica postbiblica, i cui inizî coincidono con quelli dell’era cristiana e che, parlata in origine dal [...] popolo, andò progressivamente restringendosi all’uso dotto e liturgico, accompagnando con tali caratteri gli Ebrei nella diaspora; con la fondazione dello stato d’Israele nel 1948, ne è divenuta la lingua ...
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adar
adàr s. m. [voce ebraica, adār, di origine babilonese]. – Nome del 12° mese del calendario ebraico anticotestamentario; si ritrova nei calendarî dei cristiani di lingua semitica. ...
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addentrare
v. tr. [der. di dentro] (io addéntro, ecc.). – 1. letter. Mandare, spingere dentro: la quercia aveva addentrato profondamente le radici nel terreno; fig.: lo addentrò nei segreti di quella [...] scienza. 2. rifl. Inoltrarsi, penetrare: s’addentrò nella boscaglia; fig.: si erano addentrati nello studio dell’ebraico. ◆ Part. pass. addentrato, anche come agg., spec. in senso fig. (che conosce a fondo, intimamente informato): non sono molto ...
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ebràico Lingua semitica appartenente al gruppo nord-occidentale, parlata anticamente in Palestina dal popolo ebreo. L'e. è affine al fenicio e al moabitico: anche l'alfabeto è di tipo fenicio, mentre la cd. scrittura 'quadrata' è molto più tarda....
ebraico
Angelo Penna
Pier Vincenzo Mengaldo
Lingua del gruppo semitico. Nella Bibbia è chiamata " lingua di Canaan " (Is. 19, 18) oppure " lingua giudaica " (Il Reg. 18, 26), ma già nel Nuovo Testamento (Ioann. 19, 17 e 20; Act. Ap. 21,...