nabi
‹nabì› s. m. e agg., fr. [dall’ebraico, propr. «profeta»]. – Nome (per lo più usato al plur., nabis) adottato da un gruppo di pittori (M. Denis, P. Bonnard, A. Maillol, F. Valloton, É. Vuillard, [...] ecc.) riunitisi a Parigi nel 1888 intorno a P. Sérusier, sotto l’influsso di P. Gauguin; agli intenti naturalistici dell’impressionismo volevano contrapporre un’arte simbolista, basata sulla semplificazione ...
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patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più [...] e venerabile, capostipite di una numerosa discendenza. In senso storico, denominazione dei più antichi progenitori del popolo ebraico: i p. dell’Antico Testamento. 2. Nell’ambito del cristianesimo, il maggiore dignitario di una comunità cristiana ...
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alef
àlef s. m. [dall’ebr. ᾿alep ‹àleph› «toro», lat. aleph]. – Nome della prima lettera dell’alfabeto ebraico indicata nella scrittura con א. In matematica, indica la potenza di un insieme: per es., [...] con א0 (leggi «alef zero») si indica la potenza dell’insieme di tutti i numeri interi ...
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nazareo
nażarèo (o nażorèo o naṡorèo) agg. e s. m. [dal lat. Nazaraeus, gr. Ναζωραῖος]. – Etnico ebraico connesso dalla tradizione con la città di Nazareth, e inteso quindi come sinon. di nazareno; nel [...] Nuovo Testamento (Matteo 2, 23) è riferito per antonomasia a Gesù: Ioseph ... habitavit in civitate quae vocatur Nazareth, ut adimpleretur quod dictum est per prophetas quoniam Nazareus vocabitur («Giuseppe ...
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fenicio
fenìcio agg. [dal lat. Phoenix -icis, gr. ϕοῖνιξ -ικος] (pl. f. -cie). – Dei Fenici (lat. Phoenices, gr. Φοίνικες), popolazione di stirpe semitica che abitava anticamente la Fenicia (zona costiera [...] greco); la religione, l’arte f.; le colonie f.; cedro f. (v. cedro1, n. 2); come s. m., il fenicio, il dialetto di tipo cananaico, strettamente affine all’ebraico, parlato dagli antichi Fenici, e le cui fasi più recenti sono il punico e il neopunico. ...
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protocanonico
protocanònico agg. [comp. di proto- e canonico1] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio eccles., libri p., i libri dell’Antico Testamento che sono ammessi senza riserve nel canone ebraico (in contrapp. [...] ai Libri deuterocanonici, che non sono compresi nel canone e vengono respinti dai protestanti) ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce [...] in latino e chiamati col termine greco-latino Lexicon, invalso nell’uso d’allora), o dizionarî di scienze speciali: l. ebraico; l. arabo; l. siriaco; il Lessico del Forcellini (v. lexicon); l. botanico, ecc.; più raramente per dizionarî bilingui (l ...
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Geova
Gèova. – Adattamento fonetico e grafico di Iehova (o Iehovah o Iehouah), forma molto diffusa nella cultura ital. e europea, a partire dal 16o sec., del nome del dio ebraico, Yĕhōwāh, lettura vocalizzata [...] del tetragramma Yhwh la cui esatta lettura dovrebbe invece essere Yahweh (v. questa voce). Testimoni di Geova, denominazione assunta nel 1931 dagli aderenti a una confessione cristiana millenarista formatasi ...
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improperio
impropèrio s. m. [dal lat. tardo improperium, der. di improperare: v. la voce prec.]. – 1. Propr., rimprovero; in questa accezione, è usato soltanto nel linguaggio eccles., al plur., gli improperî [...] Croce il venerdì santo, e nei quali si esprimono, con frasi d’ispirazione biblica, i rimproveri del Signore al popolo ebraico, infedele, contrapponendo i benefici fatti da Dio al suo popolo alle sofferenze inflitte al Cristo nella Passione. 2. Parola ...
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ebràico Lingua semitica appartenente al gruppo nord-occidentale, parlata anticamente in Palestina dal popolo ebreo. L'e. è affine al fenicio e al moabitico: anche l'alfabeto è di tipo fenicio, mentre la cd. scrittura 'quadrata' è molto più tarda....
ebraico
Angelo Penna
Pier Vincenzo Mengaldo
Lingua del gruppo semitico. Nella Bibbia è chiamata " lingua di Canaan " (Is. 19, 18) oppure " lingua giudaica " (Il Reg. 18, 26), ma già nel Nuovo Testamento (Ioann. 19, 17 e 20; Act. Ap. 21,...