saxideserto
saxideṡèrto s. m. [comp. del lat. saxum «sasso» e di deserto2]. – In biogeografia, deserto sassoso e ciottoloso, come in partic. la hamada e il serir, relativamente meno povero di fauna e [...] di flora di tanta parte dei deserti sabbiosi con dune mobili. ...
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pedanzia
pedanzìa s. f. [comp. di ped(o)-1 e del gr. ἄνϑος «fiore»]. – In botanica, fioritura molto precoce di certe piante per la brevità della fase vegetativa, che può essere limitata solo alla schiusura [...] delle foglie cotiledonari; il fenomeno può manifestarsi in relazione a condizioni ambientali particolarmente sfavorevoli, come carenza di acqua nei deserti, eccessiva salsedine del suolo o squilibrî climatici. ...
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moloc
mòloc s. m. [dal nome dell’antica divinità cananea (v. Moloc)]. – Rettile sauro (lat. scient. Moloch horridus) della famiglia agamidi, diffuso nei deserti e nelle steppe dell’Australia: ha testa [...] piccola, corpo largo e appiattito, lungo una ventina di centimetri, rivestito di squamette giustapposte con grandi tubercoli appuntiti che sporgono, sul dorso, sulla coda e sugli arti, dalla superficie ...
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macroscelidi
macroscèlidi s. m. pl. [lat. scient. Macroscelidea, dal nome del genere Macroscelides, comp. di macro- e gr. σκελίς -ίδος «coscia»]. – Ordine di mammiferi di piccole dimensioni, con muso [...] (da cui il nome di toporagni elefante), orecchi grandi, arti sottili e allungati, coda lunga e quasi nuda; insettivori, di abitudini prevalentemente diurne, vivono in ambienti diversi (savane, montagne, deserti) dell’Africa merid. e settentrionale. ...
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lieto
lièto agg. [lat. laetus «fertile», poi «lieto»; cfr. letame]. – 1. a. Che ha in sé letizia, che prova un sentimento di gioia, di contentezza intima e serena, sia nell’atto sia abitualmente: essere, [...] luce limpidissima i tuoi colli (Foscolo); così nella frase far l., rallegrare: le Pimplèe fan lieti Di lor canto i deserti (Foscolo). b. Che è espressione dell’interna letizia: accogliere con viso l. (letter., con l. fronte); intonare una l. canzone ...
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diavolo
diàvolo s. m. [dal lat. tardo, eccles., diabŏlus, gr. διάβολος, propr. «calunniatore» (der. di διαβάλλω «gettare attraverso, calunniare»), adoperato nel gr. crist. per tradurre l’ebr. śāṭān «contraddittore, [...] ha muso lungo o ottuso, orecchie ondeggianti, piedi tetradattili, colore nerastro. c. D. spinoso, piccola lucertola dei deserti australiani (Moloch horridus), appartenente alla famiglia agamidi: ha corpo e coda coperti di scaglie o tubercoli misti a ...
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pensoso
pensóso agg. [der. di pensare]. – 1. Assorto in pensieri, immerso in qualche riflessione: se ne stava tutto p. in un angolo; s’incamminò con aria p. verso casa; Solo e p. i più deserti campi [...] Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); è termine di tono più letter. che pensieroso, e indica piuttosto la meditazione che la preoccupazione. Talvolta riferito a cosa, condizione, situazione, comportamento: ...
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valenza
valènza s. f. [dal lat. tardo valentia «forza, vigore; abilità», der. di valere: v. valere]. – 1. ant. o letter. Valore, valentia: ell’è per certo di sì gran v. (G. Cavalcanti); forza d’animo: [...] da una fauna e una flora povere di specie, tipicamente ad ampia valenza per il fattore ecologico variabile; per es. nei deserti, in cui vi sono forti escursioni termiche giornaliere, si hanno poche specie euriterme. 4. In questi ultimi anni la parola ...
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solitudine
solitùdine s. f. [dal lat. solitudo -dĭnis, der. di solus «solo»]. – 1. La condizione, lo stato di chi è solo, come situazione passeggera o duratura: amare, desiderare, cercare, fuggire, temere [...] , affettivo e sim.: vivere in s., nella più nera s.; trascorrere la vecchiaia in s.; sentire il peso, o la tristezza, della propria solitudine. 2. Luogo solitario, disabitato: la s. dei monti e dei deserti; anche al plur.: le vaste s. oceaniche. ...
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selevinidi
selevìnidi s. m. pl. [lat. scient. Seleviniidae, dal nome del genere Selevinia]. – Famiglia di mammiferi roditori miomorfi che comprende una sola specie (Selevinia betpakdalaensis) diffusa [...] nei deserti argillosi dell’Asia centrale, di piccole dimensioni (il corpo è lungo 7-8 cm), con pelliccia che al momento della muta si stacca a pezzi insieme all’epidermide, lasciando posto al nuovo pelo sottostante già formato. ...
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Religioso che vive isolato in luoghi deserti. Sebbene il fenomeno non sia peculiare al cristianesimo, nell’uso più comune il nome designa soprattutto i ‘solitari’ o ‘padri del deserto’, vissuti in Egitto nel 3° sec. e più ancora nel 4° (Paolo...
(o Dasht-i L.) Il maggiore dei deserti iranici, che si estende nella parte orientale del paese. Corrisponde a un bacino interno, senza deflusso al mare, quasi del tutto colmato da alluvioni recenti e in via di progressivo disseccamento (steppa...