uomo /'wɔmo/ (ant. o pop. omo /'ɔmo/) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini). - 1. a. (paleont.) [specie del genere Homo, cui appartiene l'essere umano] ≈ Homo Sapiens. b. (antrop.) [essere vivente altamente [...] [chi fa parte di un'organizzazione mafiosa e sim., o ne osserva il codice di comportamento] ≈ ‖ camorrista, mafioso. □ di solito in senso spreg.: un individuo qualsiasi; che vorrà mai da me, quell’individuo? In quest’ultimo sign., individuo è spesso ...
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calmo agg. [der. di calmare]. - 1. [detto spec. del mare, che è in stato di calma] ≈ in bonaccia, quieto, tranquillo. ↔ mosso. ↑ agitato, burrascoso, impetuoso, tempestoso. 2. a. (estens.) [di luogo, caratterizzato [...] l’agg. più generico per designare chi non perde la pazienza né manifesta agitazione, aggressività, ansia e sim. Proprio in virtù della attenzione), si userà paziente: non sono mai stato tanto paziente da finire un puzzle. Pacato designa per lo più i ...
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donna /'dɔn:a/ s. f. [lat. dŏmĭna "signora, padrona", lat. volg. domna]. - 1. [essere umano adulto di sesso femminile] ≈ ‖ femmina, signora. ↔ uomo. ‖ maschio, signore. ● Espressioni: donna di casa ≈ casalinga, [...] serva. ↔ padrona, signora. 4. (gio.) a. [figura delle carte da gioco] ≈ dama, regina. b. [pezzo del gioco degli scacchi] ≈ parlata odierna o attestate nella tradizione letteraria, ne sottolinea sempre, congiuntamente, la caratterizzazione negativa ...
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Fabio Rossi
proverbi. Finestra di approfondimento
Definizione - I proverbi sono sentenze stereotipate (raramente coniate da autori noti, più spesso prive di una fonte precisa) che racchiudono un principio [...] e Venere riducon l’uomo in cenere; carta canta e villan dorme; chi cento ne fa una ne aspetta; chi cerca trova; chi disprezza compra; chi è causa del suo mal pianga sé stesso; chi fa da sé fa per tre; chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato ...
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volere² [dal lat. ✻volere, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo'], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, voléte, vògliono [...] [di fatto, situazione e sim., far chiaramente pensare, portare di conseguenza e sim., seguito da prop. oggettiva: questo vuol dire che non te ne importa proprio niente] ≈ dimostrare, implicare, indicare, significare. 3. (fig.) [di fatto, situazione e ...
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proverbio /pro'vɛrbjo/ s. m. [dal lat. proverbium, der. di verbum "parola"]. - [breve motto, di larga diffusione e antica tradizione, che esprime, in forma stringata e incisiva, un pensiero, una norma, [...] e Venere riducon l’uomo in cenere; carta canta e villan dorme; chi cento ne fa una ne aspetta; chi cerca trova; chi disprezza compra; chi è causa del suo mal pianga sé stesso; chi fa da sé fa per tre; chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato ...
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acqua /'ak:wa/ (ant. aqua) s. f. [lat. aqua]. - 1. a. (chim.) [composto di formula H2O]. b. [nel linguaggio corrente, l'acqua allo stato liquido] ● Espressioni: acqua benedetta ≈ acquasanta; fig., acqua [...] o insostenibile: la tua teoria fa a. da tutte le parti] ≈ non stare in piedi, non stare né in cielo né in terra. 2. (eufem.) [emettere urina ); l’a. va al mare (la fortuna capita sempre a chi ne ha già abbastanza); il sangue non è a. (sia per giustifi ...
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pensare [dal lat. pensare, intens. di pendĕre "pensare"] (io pènso, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. [assol., esercitare l'attività del pensiero: agire senza p.] ≈ meditare, ponderare, ragionare, riflettere. [...] coprire tutti gli usi di p., e questo è evidente, per es., nelle interrogative introdotte da che, dal valore quanto mai generico: che ne pensi di Gianni?; che ne pensi di venire in vacanza con noi? In questi casi, per trovare un sinon., bisognerebbe ...
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fare² (ant. facere /'fatʃere/) [lat. facĕre] (pres. fàccio, non com., fo /fɔ/, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., nelle 3e [...] a qualcuno «cercare di soffiargli una buona occasione»; fare spallucce «alzare le spalle in segno di disinteresse».
Spesso, infine, f. funge da sostituto di altri verbi già usati in precedenza e ha la funzione di evitare una ripetizione. In quest’uso ...
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dimenticare (ant. dismenticare) [lat. tardo dementicare, der. di mens mentis "mente"] (io diméntico, tu diméntichi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [perdere la memoria di una cosa, anche nella forma dimenticarsi: [...] avuto cura di posporlo a un mese dopo, in modo da avere il tempo da obliterarne l’origine nella memoria (A. Moravia).
Il contr. litigio e sim.: tra noi non è mai corso buon sangue: che ne diresti di metterci una pietra sopra e di non pensarci più? I ...
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Istorija Asi Kljačinoj, kotoraja ljubila, da ne vyšla zamuž
Paolo Vecchi
(URSS 1966, 1988, Storia di Asja Kljacina che amò senza sposarsi, bianco e nero, 97m); regia: Andrej Michalkov Končalovskij; produzione: Goskino II; sceneggiatura: Jurij...
NE O NE?
Si tratta di due ➔omonimi, che nella lingua scritta vengono distinti tramite l’uso dell’accento.
• Senza accento grafico, ne (dal latino inde) ha due funzioni grammaticali:
– come avverbio di ➔luogo, esprime allontanamento da un luogo...