storytelling
(story-telling), s. m. inv. Affabulazione, arte di scrivere o raccontare storie catturando l’attenzione e l’interesse del pubblico. ◆ Apre la rassegna Gabriele Lavia, nella chiesa di San [...] però all’uomo di vivere» [Hanif Kureishi intervistato da Mariella Radaelli]. (Nazione, 5 luglio 2008, p. 28, Cultura & Società).
Dall’ingl. storytelling (‘narrazione di storie’).
Già attestato nella Repubblica del 4 settembre 1990, p. 28 ...
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sviluppista
agg. Che ha come unico obiettivo il rapido e continuo sviluppo, anche se effimero e inconcludente. ◆ Secondo Luigi Manconi il bilancio di governo è ampiamente positivo, giudizio esteso anche [...] 2002, p. 27, Orizzonti) • Il No al nucleare, per quasi vent’anni, è stato largamente egemone nel Paese e nella cultura di sinistra – quantomeno nella sua componente meno «sviluppista» e meno scientista. Oggi non è più così. (Rina Gagliardi, Manifesto ...
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mozarabico
możaràbico agg. (pl. m. -ci). – Dei Mozàrabi: civiltà, cultura, letteratura m.; arte m., ricca di motivi della cultura islamica, soprattutto nella decorazione e nella miniatura; stile m., [...] in architettura, lo stile degli edifici religiosi cristiani in Spagna, sviluppatosi sotto l’influsso arabo dalla fine del 9° all’inizio dell’11° secolo (e rappresentato, in genere, da chiese piccole poste ...
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latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua [...] scrittori della tarda l.; l. aurea, l’età di Cesare e di Augusto; l. argentea, il periodo imperiale; bassa l., quella del medioevo. b. Più genericam., per estens., il mondo latino classico, la cultura e la civiltà latina nel loro sviluppo storico. ...
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lume
s. m. [lat. lūmen (-mĭnis), affine a lūx «luce»]. – 1. a. In genere, sorgente luminosa, apparecchio o mezzo, anche molto semplice, per produrre luce artificiale e illuminare: Facesti come quei che [...] vieni qui, che ho bisogno dei tuoi l.; se avrò bisogno, ricorrerò ai tuoi l.; al plur. può anche significare le cognizioni, la cultura, la scienza, l’avvedimento, l’acutezza di mente (e anche in questo caso è per lo più iron.): uomo di molti l.; mi ...
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imbutiforme
imbutifórme agg. [comp. di imbuto e -forme]. – Fatto a forma d’imbuto, di cono rovesciato: cratere i.; struttura i.; in paletnologia, vaso i., forma ceramica con alto collo svasato a imbuto [...] che dà il nome a una particolare cultura eneolitica (cultura del vaso i.) del 4° e 3° millennio a. C., interessante una vasta zona dell’Europa nord-occidentale. In botanica, detto di corolla gamopetala che ha l’aspetto di un imbuto (per es., nel ...
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flora
flòra s. f. [dal nome della dea Flora, antica divinità italica collegata con il fiorire delle piante e dei fiori in primavera, trasportata al nuovo significato da C. Linneo nel titolo dell’opera [...] , ma già prima presente nel titolo di un’opera di G. B. Ferrari, Flora sive florum cultura (1633) e, nella traduz. ital., Flora ovvero cultura di fiori (1638)]. – 1. Complesso delle piante, spontanee, naturalizzate o largamente coltivate in un dato ...
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grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: [...] a 1/80 dello stesso intervallo (le due temperature essendo 0 °R e 80 °R); g. Fahrenheit (simbolo: °F), usato nei paesi di lingua o cultura ingl., equivalente a 1/180 di quell’intervallo (dove però le due temperature sono 32 °F e 212 °F); g. Kelvin, o ...
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materiale
agg. e s. m. [dal lat. tardo materialis, agg. der. di materia «materia»]. – 1. agg. a. Della materia, che consta di materia, di cose che si presentano come oggetti sensibili e occupano un’estensione [...] storiografia, il complesso dei modi della vita quotidiana proprî di un ambiente e di un’epoca, distinto quindi dalla cultura intesa come insieme di istituzioni, modelli di comportamento, o sistema di credenze. In fisica, corpo m., porzione di materia ...
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lusaziano
luṡaziano agg. – Della Lusazia, regione storica tra la Germania e la Polonia, corrispondente al territorio compreso tra i Sudeti e il Brandeburgo e limitato dall’Elba a ovest e dall’Oder a [...] est. In paletnologia, cultura l., cultura fiorita nell’Europa centro-orientale tra la fine del secondo e il principio del primo millennio a. C.; è famosa per la lavorazione del bronzo e la ceramica scura, talora graffita o decorata a bugne e ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo della personalità, contribuendo ad arricchire...
Cultura paleolitica dell’Africa settentrionale, che prende il nome dalla stazione di Bir el-Ater (Algeria). È caratterizzata da strumenti peduncolari, soprattutto punte, raschiatoi e grattatoi. Evidenze dell’occupazione ateriana, compresa tra...