rimettere
riméttere v. tr. [lat. remĭttĕre «rimandare», «rallentare, scemare», «concedere, perdonare», comp. di re- e mĭttĕre (v. mettere); quando ha valore iterativo, è comp. di ri- e mettere] (coniug. [...] un prodotto, r. in discussione un progetto, r. all’ordine del giorno una proposta di delibera; r. in pari il bilancio, i conti (con altro sign., r. in pari il lavoro, e più com. rimettersi in pari con il lavoro, con lo studio, ecc., riacquistare ...
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bordero
borderò s. m. [adattam. del fr. bordereau ‹bordró›, dim. di bord «orlo, margine», prob. perché i conti erano fatti sul margine]. – Elenco, nota, distinta, talvolta con i conti relativi (di pagamenti, [...] incassi, ecc.). In partic. (ma in quasi tutti gli ambiti in via di progressiva sostituzione con procedure automatiche e informatiche): nelle banche, prospetto (detto anche distinta di negoziazione) in ...
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soprassindaco
soprassìndaco (o soprasìndaco) s. m. [comp. di sopra- e sindaco] (pl. -ci). – Nel periodo rinascimentale, magistrato incaricato di rivedere i conti di pubblici ufficiali; in partic., nella [...] Firenze medicea, s. dei comuni, magistrato incaricato di rivedere i conti dei camerlenghi, di assistere i comuni e difendere i patrimonî dinanzi ai magistrati. ...
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posizione
poṡizióne s. f. [dal lat. positio -onis, der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. a. Il luogo, o il punto di un luogo in cui una cosa è posta o si trova, considerato e determinato [...] , debitorio o creditorio, di un cliente di fronte alla banca in un dato momento, cioè la situazione di tutti i conti intrattenuti dal cliente e di tutti gli impegni da questo assunti: ufficio posizioni, l’ufficio che esegue il controllo del movimento ...
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auditing
‹òditiṅ› s. ingl. [der. di (to) audit «rivedere (i conti), controllare (i bilanci)», dal sost. audit «revisione, controllo» che è dal lat. auditus -us «audizione, ascolto»], usato in ital. al [...] masch. – L’attività di revisione dei conti e certificazione dei bilanci delle imprese ad opera di professionisti indipendenti (auditors), spesso organizzati in apposite società specializzate (società di auditing). Per estens., nel linguaggio del ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, [...] , ufficio istituito nel regno di Napoli da Carlo I d’Angiò (1266-1285) per la riscossione dei tributi; C. dei conti, magistratura dello stato di Savoia e del ducato di Milano, con funzioni di controllo sui varî organi che maneggiavano pubblico denaro ...
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sospeso
sospéso agg. [part. pass. di sospendere; lat. suspensus, part. pass. di suspendĕre «sospendere»]. – 1. a. Attaccato, appeso in alto: un lampadario s. al soffitto; gli allievi ufficiali di marina [...] un’ordinazione, un pagamento; tenere in s. una pratica, in attesa di poterla evadere; avere dei conti in s., da saldare, anche nel sign. fig. di conto: aveva parecchi conti in s. con la giustizia. d. Che si trova in uno stato d’incertezza, di attesa ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] parlare; ora è t. di far vedere quello che vali; è giunto il t. che anche lui renda i conti (o, con un sost. verbale, il t. della resa dei conti); spesso con riferimento a cosa che si ritiene avrebbe dovuto essere già fatta o che comunque si pensa di ...
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sprecopoli
(Sprecopoli), s. f. inv. Scandalo suscitato dal malcostume di sperperare il denaro pubblico. ◆ Possiamo chiamarla «Sprecopoli», come fa Giampaolo Pansa, o semplicemente enumerarlo come l’ennesimo [...] una risposta, sempre su «Il riformista»). Protesta Foti: «Abbiamo molti impegni, siamo anche l’archivio storico del cinema italiano». (Paolo Conti, Corriere della sera, 24 aprile 2008, p. 9, Primo piano).
Composto dal s. m. spreco con l’aggiunta del ...
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subprime
(sub-prime), s. m. e agg. inv. Prestito, generalmente a lungo termine, concesso a clienti di dubbia solvibilità, con tassi di interesse molto elevati; relativo a tale tipo di prestito. ◆ L’acquisizione [...] ’apertura della seduta di Borsa sulla scia di un articolo del «Wall Street Journal» che ipotizzava altre svalutazioni nei conti della banca d’affari in conseguenza dell’esposizione sui subprime. (Giuliano Ferrara, Foglio, 3 novembre 2007, p. 3) • Ubs ...
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Famiglia romana, discesa, a prescindere dalle origini leggendarie, dai conti di Segni. Il suo più illustre membro fu Giovanni Lotario, figlio di Trasimondo, eletto papa (Innocenzo III) nel 1198. Diversi suoi congiunti ebbero la tiara: Ugolino...
Famiglia veronese di origine feudale; avversaria dei Monticoli, ricchi mercanti: il contrasto si intrecciò alle vicende politiche del territorio circostante, per l'alleanza dei C. con gli Estensi e dei Monticoli con i da Romano. Il momento culminante...