speculazione
speculazióne s. f. [dal lat. tardo speculatio -onis «esplorazione; indagine filosofica» (v. speculare2); il sign. 2 ricalca il fr. spéculation]. – 1. letter. L’atto dello speculare, il ricercare [...] valore opposto, nella filosofia hegeliana, il momento positivo-razionale del procedimento logico, quello che produce la conoscenza effettiva, in quanto pensa l’idea come entità concreta, mediante l’unificazione di una determinazione positiva (momento ...
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testimone
testimòne s. m. e f. [rifacimento di testimonio, tratto dal plur. testimonî sentito come testimoni]. – 1. a. Persona che, assistendo, avendo assistito, o essendo comunque direttamente a conoscenza [...] sposa. e. estens. Chi assiste, chi è presente a un fatto, a un avvenimento qualsiasi, e ne è perciò a conoscenza (indipendentemente da eventuali testimonianze che sia chiamato a fare): i t. di un duello, i due padrini che assistono, uno ciascuno ...
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epistemologia
epistemologìa s. f. [dall’ingl. epistemology (comp. del gr. ἐπιστήμη «conoscenza scientifica» e -logy «-logia»), termine coniato (1854) dal filosofo scozz. J. F. Ferrier]. – Nella filosofia [...] sec. 19°, la parte della gnoseologia che più in particolare si occupava dei metodi e dei fondamenti della conoscenza scientifica. In un’accezione più moderna e corrente, che prescinde dalla priorità dell’indagine gnoseologica e preferisce insistere ...
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matematica
matemàtica (ant. e raro mattemàtica) s. f. [dal lat. mathematĭca (sottint. ars), gr. μαϑηματική (sottint. τέχνη); v. matematico]. – 1. a. Originariamente, la scienza razionale dei numeri (aritmetica, [...] Cartesio, Kant) come frutto di un’intuizione assoluta della verità, che solo la matematica può produrre in quanto conoscenza certa, evidente, necessaria di enti oggettivi e immutabili. b. Nell’Ottocento e nel Novecento, il suddividersi della ricerca ...
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relativismo
s. m. [der. di relativo]. – Teoria o concezione filosofica o scientifica fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non assoluto, della conoscenza della realtà, o sul carattere [...] coscienza, che opera la sintesi conoscitiva dell’oggetto; r. filosofico oggettivistico (il r. positivistico, ecc.), per cui ogni conoscenza è limitata alle relazioni dei fenomeni tra loro, e non può mai estendersi alla realtà assoluta e unitaria che ...
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conoscitivo
(ant. cognoscitivo) agg. [der. di conoscere]. – 1. Proprio del conoscere, che concerne la conoscenza: la virtù c.; l’atto c.; la facoltà c. dell’uomo è limitata. 2. Che tende a conoscere, [...] ad acquisire la conoscenza di determinati fatti o elementi: indagine c., particolare procedura di informazione del Parlamento, le cui commissioni possono disporre, nelle materie di loro competenza, indagini dirette ad acquisire, anche congiuntamente, ...
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eidetico
eidètico agg. [dal gr. εἰδητικός, der. di εἴδησις «conoscenza», dalla radice εἰδ- «vedere»] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio filos., che concerne la conoscenza o (con accostamento diretto al verbo [...] originario) la visività. In partic., nella fenomenologia di E. Husserl (1859-1938), intuizione e., l’intuizione intellettuale delle essenze delle cose; riduzione e., l’atto di ricondurre alle loro pure ...
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musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate [...] degli elementi che costituiscono il linguaggio musicale, studio finalizzato sia alla composizione, sia all’esecuzione, sia a una conoscenza più profonda e consapevole delle realizzazioni dell’arte musicale: un cultore, un appassionato di m.; ha il ...
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iniziare
v. tr. e intr. [dal lat. initiare, dapprima «iniziare ai misteri religiosi», poi «cominciare», der. di initium «inizio»] (io inìzio, ecc.). – 1. a. tr. Dare inizio, compiere i primi atti di [...] : il poema s’inizia con l’invocazione alle Muse; lo spettacolo s’inizia alle ore 21. 2. tr. a. Ammettere alla conoscenza e alla pratica di culti misterici o di altri riti religiosi: lo iniziarono, fu iniziato ai misteri Eleusini; E domanda, con cor ...
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iniziato
s. m. (f. -a) [part. pass. di iniziare]. – 1. Chi è ammesso alla conoscenza e alla pratica di determinati culti religiosi mediante rito di iniziazione: solo gli iniziati ai misteri potevano [...] ., chi è ammesso a partecipare all’attività di sette e società segrete. 2. fig. Chi già possiede una sufficiente conoscenza e familiarità in scienze, tecniche e studî molto specializzati: una conferenza, un dibattito che solo pochi i. hanno potuto ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...