novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto [...] (o XC), o, che è lo stesso, la n. «de testibus», di Giustiniano. b. Per estens. (non com.), con riferimento all’età moderna, legge che una modificazione a disposizioni contenute in un codice: le n. del codice di procedura penale. c. Nel linguaggio ...
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giustinianeo
giustinianèo agg. – Di Giustiniano, imperatore d’Oriente (527-565), soprattutto con riferimento all’attività giuridica da lui promossa per l’unificazione di tutte le leggi dell’Impero, e [...] dall’imperatore dal 535 alla morte): la legislazione, la compilazione g.; il Codice giustinianeo. In senso più ampio, dinastia g., designazione con cui è talvolta indicata la dinastia che, propriam. iniziata da Giustino I nel 518 e continuata poi da ...
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lettura
s. f. [dal lat. tardo lectura, der. di legĕre «leggere», part. pass. lectus]. – 1. a. L’azione di leggere, di decifrare cioè un testo scritto o stampato: la l. di un manoscritto, di un’iscrizione; [...] calligrafia, parola, passo, codice di difficile l., poco decifrabile; errore di l., o erronea l. (di una parola, di una frase). b. In senso volume: la l. di Cino da Pistoia sul Codice di Giustiniano; l’insegnamento stesso, la cattedra, l’ufficio di ...
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filippino2
filippino2 agg. – 1. Che si riferisce o appartiene a un personaggio di nome Filippo; tra i cattolici, sono detti filippini i preti dell’oratorio di s. Filippo Neri; suore filippine sono le [...] sono anche detti, dal nome di Filippo Melantone, i criptocalvinisti. 2. Codice f.: compilazione privata di leggi del regno di Napoli, ordinata secondo il codice di Giustiniano e pubblicata nel 1643; fu così intitolata in onore di Filippo IV di ...
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Nipote (Tauresium, presso Skoplje, 482 - Costantinopoli 565) dell'imperatore Giustino I; di famiglia illirica romanizzata, il 1° apr. 527 fu adottato e associato al potere dallo zio e lo stesso giorno sposò Teodora, donna di infima condizione,...
il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole e quindi di pergamene a uso scrittorio;...