venusto
agg. [dal lat. venustus, der. di venus (-nĕris) «grazia, bellezza»], letter. – Che ha venustà; bello di una bellezza piena di grazia e di leggiadria; riferito in partic. alla bellezza muliebre: [...] e ad animale: giovane di v. forma (Boccaccio); egli aveva formosa la statura ... L’aspetto degno e tutto in sé venusto (Pulci); i suoi atti venusti Gli rendan l’onde e il suo candore (Foscolo, del cigno). In usi estens.: stile v., una prosa venusta. ...
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roco
ròco agg. [lat. raucus: v. rauco] (pl. m. -chi). – Lo stesso che rauco, e più pop. in alcune regioni, in altre sentito come letter.: sono r. per il raffreddore, per il gran parlare; ho la voce roca. [...] rauco, ampiezza anche maggiore di sign.: Mutar lor canto in un «oh!» lungo e roco (Dante); Di roco augel diventi un bianco cigno (Poliziano); Un richiamo s’alzò, querulo e roco (Gozzano). Per estens., di altri suoni o rumori privi di limpidezza: il r ...
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protervo
protèrvo agg. [dal lat. protervus, di origine incerta], letter. – 1. ant. Vivace, ardito: Quali si stanno ruminando manse Le capre, state rapide e proterve Sovra le cime (Dante). Altero, superbo: [...] talvolta sostantivato: col passare degli anni è diventato un p. insopportabile. Per estens., di animale, feroce, minaccioso: il timido cigno a cui sovrasta Co ’l fero artiglio l’aquila p. (T. Tasso). ◆ Avv. protervaménte, con protervia, con arroganza ...
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guizzare
v. intr. [etimo incerto] (aus. essere). – 1. Dei pesci, muoversi dimenandosi a scatti e torcendosi, anche fuori dell’acqua o schizzando di mano: i pesci rossi guizzavano nella vasca; ho afferrato [...] un pesce, ma è subito guizzato via; Sovra l’òmero suo [del cigno] guizzan securi Gli argentei pesci (Foscolo). 2. a. Per estens., di altri animali o di cose che fanno movimenti simili: un serpe guizzò tra l’erba; la fiammella della lucerna si ...
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volatore
volatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. tardo volator -oris, der. di volare «volare2»]. – Chi vola, per lo più in riferimento ad animali: il gabbiano è un buon v.; Accelerando il volator le penne, [...] ’ippogrifo). In usi poet., come sinon. di uccello: Colà de’ feri volator pastura Lasciollo e strazio (Pindemonte); [il cigno] agli altri volator sorride E lieto le sdegnose aquile ammira (Foscolo). Con uso aggettivale: Applaudi, Europa attonita, Al ...
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securo
agg. [dal lat. securus: v. sicuro]. – Variante ant. di sicuro, soprattutto usata, nella lingua letter. e poet., col sign. originario, cioè che non corre pericolo, privo di timore, di esitazione [...] ); Tu sola, benché casta, puoi nel regno Secura entrar di Venere e d’Amore (Poliziano); Sovra l’òmero suo [del cigno] guizzan securi Gli argentei pesci (Foscolo). Con valore avverbiale: parla securo, Rispose Achille, e del tuo cor l’arcano, Qual ...
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dodo
dòdo (o dido) s. m. [dal port. doido (o doudo) «semplicione»]. – Specie di enorme colombo, detto anche dronte, della famiglia dei rafidi (lat. scient. Raphus cucullatus, sinon. Didus ineptus), estintosi [...] alla fine del sec. 17°; abitava l’isola Maurizio, nell’Oceano Indiano; aveva la statura di un cigno, testa grande, ali corte e gracili per cui era incapace di volare, gambe robuste, fornite di quattro dita, becco allungato e ricurvo alla punta, coda ...
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neve
néve (ant. niève) s. f. [lat. nix nĭvis]. – 1. a. Precipitazione atmosferica costituita da minuti cristalli di ghiaccio dalla struttura esagonale più o meno ramificata, spesso aggregati fra loro [...] attributivo: mani di n., bianchissime, e raram. fredde come neve (in questo senso piuttosto di ghiaccio); al fuggente nuotatore [il cigno] Che veleggia con pure ali di neve Fate inciampi di fiori (Foscolo). Tali usi fig. sono per lo più poetici o ...
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y, Y
(ìpsilon, o i greca, meno com. i greco) s. f. o m. – Ventiquattresima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e forestierismi non interamente adattati). La sua origine remota [...] questo suono (per es., gr. γῦρος > lat. gyrus, da cui l’ital. giro; gr. κύκνος > lat. cycnus, da cui l’ital. cigno ma pop. cécero). Nella maggior parte delle lingue moderne che usano l’alfabeto latino la lettera y è un doppione della lettera i ...
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rara avis
locuz. lat. (propr. «uccello raro»), usata in ital. come s. f. – Espressione che costituisce l’inizio del verso di Giovenale: Rara avis in terris, nigroque simillima cycno («uccello raro sulla [...] terra, quasi come un cigno nero»); è adoperata spesso per indicare cosa o persona molto rara o che ha qualità assai difficili a trovarsi (con valore analogo alla locuz. mosca bianca): in quella società un uomo onesto era ormai diventato una rara avis ...
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Zoologia
Genere (Cygnus) di Uccelli Anseriformi Anatidi di grande statura. L’adulto è bianco, il giovane cenerognolo, l’ala è lunga circa 55 cm. Nidificano a terra; emigrano in stormi a forma di cuneo. Mancano ai tropici, sono comuni soprattutto...