cieco /'tʃɛko/ [lat. caecus] (pl. m. -chi). - ■ agg. 1. [privo della vista] ≈ non vedente, (non com.) orbo. ↔ vedente. ▲ Locuz. prep.: fig., alla cieca ≈ a caso. 2. (fig.) a. [privo del lume della ragione, [...] [privo di luce o di aperture verso l'esterno: stanza, scala c.] ≈ buio, scuro. d. [senza uscita o sbocco: strada c.] ≈ chiuso. ● Espressioni: vicolo cieco → □. ■ s. m. 1. (f. -a) [chi è privo della vista] ≈ e ↔ [→ CIECO agg. (1)]. 2. (anat.) [tratto ...
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sereno /se'reno/ [dal lat. serenus "sgombro di nuvole, limpido", detto del cielo]. - ■ agg. 1. [senza nuvole: cielo s.] ≈ chiaro, limpido, terso. ‖ azzurro. ↔ annuvolato, coperto, nuvoloso, rannuvolato, [...] . ▲ Locuz. prep.: al sereno [all'aria aperta: passare la notte al s.] ≈ all'addiaccio, all'aperto, allo scoperto. ↔ al chiuso, al coperto. 2. (fig.) [assenza di dissidi, attriti e sim.: è tornato il s. nel centro-sinistra] ≈ armonia, pace, quiete ...
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serrare v. tr. [lat. ✻serrare, da serare "chiudere"] (io sèrro, ecc.). - 1. a. [tenere chiuso con forza: s. i pugni, le labbra] ≈ rinserrare, stringere. ↓ chiudere. ↔ aprire, dischiudere, (lett.) disserrare, [...] .) [fare pressione contro qualcuno che fugge: s. il nemico] ≈ incalzare, mettere alle strette, premere. 2. a. [tenere chiusa un'apertura per impedire a chicchessia di passarvi attraverso: s. le porte della città] ≈ chiudere, sigillare. ↑ rinserrare ...
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serrato agg. [part. pass. di serrare]. - 1. [di porta, finestra e sim., che è stato fermato con salda chiusura: imposte s.] ≈ chiuso, sigillato. ↑ rinserrato, sbarrato. ↔ aperto. ↑ spalancato. 2. [ben [...] unito nelle sue varie parti: una maglia s.] ≈ fitto. ‖ compatto. ↔ rado. 3. (estens.) [di ritmo, andamento e sim., caratterizzato da rapidità e concitazione: galoppo s.] ≈ accelerato, concitato, incalzante, ...
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vetrina s. f. [der. di vetro]. - 1. a. [parte esterna del negozio, che permette di osservare l'interno, in cui si espongono le merci al pubblico: dare un'occhiata alle v.] ≈ (non com.) mostra. b. (estens.) [...] ] ≈ farsi notare, mettersi in mostra, pavoneggiarsi, (non com.) vanagloriarsi, vantarsi. 2. (arred.) a. [mobile o impianto fisso, chiuso in tutto o in parte da vetri, destinato a contenere oggetti esposti alla vista delle persone] ≈ bacheca, teca. b ...
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clan s. m. [dall'ingl. clan, adattam. del gaelico clann "discendenza, tribù"]. - 1. (etnol.) [raggruppamento sociale i cui membri si considerano discendenti da un comune progenitore] ≈ famiglia, gruppo, [...] tribù. 2. (estens., spreg.) [gruppo chiuso di persone legate da comuni interessi: un c. di affaristi] ≈ camarilla, chiesuola, combriccola, congrega, consorteria, conventicola, cricca. 3. (sport.) [gruppo di giocatori che partecipa a competizioni ...
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claustrofobia /klaustrofo'bia/ s. f. [comp. del lat. claustrum "luogo chiuso" e -fobia]. - (psicol.) [timore ossessivo per i luoghi chiusi] ↔ agorafobia. ...
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climatizzare /klimati'dz:are/ v. tr. [dal fr. climatiser, der. di climat "clima"]. - [mantenere a livelli costanti la temperatura e, in alcuni casi, l'umidità dell'aria di un ambiente chiuso] ≈ condizionare. ...
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Linguistica
In fonetica, suono c., suono la cui articolazione comporta un restringimento o un’occlusione del condotto vocale; rientrano in questo tipo di suoni tutte le consonanti; vocale c., vocale nella cui pronuncia la distanza tra la superficie...
chiuso
chiuso [agg. Der. del part. pass. clausus "non aperto, dotato di un confine" del lat. claudere "chiudere"] [ALG] Campo algebricamente c.: → campo. ◆ [ALG] Curva c.: curva priva di estremi, cioè tale che un punto, muovendosi sempre in...