coda
códa s. f. [lat. volg. cōda, class. cauda]. – 1. a. Parte assottigliata del corpo dei vertebrati opposta al capo, costituita da un asse scheletrico (regione caudale della colonna vertebrale), da [...] . di ratto o c. di topo, v. quest’ultima locuz. al suo luogo alfabetico. h. volg., non com. Membro virile. 4. fig. a. Chiusa di uno scritto o d’un discorso; aggiunta, appendice. In partic., coda del sonetto, i versi che s’aggiungono ai 14 del sonetto ...
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riaprire
v. tr. [comp. di ri- e aprire] (coniug. come aprire). – 1. Aprire di nuovo: r. la porta, la finestra, le imposte, una cassa, un cassetto, l’armadio, il rubinetto dell’acqua. Locuz. particolari: [...] , una via, un ponte, i giardini pubblici, il museo civico; r. un ristorante, un’agenzia; r. bottega, rimettere su il negozio chiuso per fallimento o per altra ragione; r. la Camera, il Senato, il tribunale, gli uffici postali, la banca, il teatro. 3 ...
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prigioniero
prigionièro (ant. pregionièro, prigionière) agg. e s. m. (f. -a) [dal fr. prisonnier, der. di prison «prigione1»]. – 1. a. Che, o chi, è tenuto rinchiuso in un luogo in modo da essere privato [...] nei castelli. Anche con riferimento ad animali: un uccello, il leone p. nella gabbia. Per estens., rimanere p., restare incidentalmente chiuso in un luogo senza poterne uscire: era andata via la corrente e lei era rimasta p. nell’ascensore; è mancata ...
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cabina
(pop. o region. gabina) s. f. [dal fr. cabine, ingl. cabin, dal piccardo ant. cabine]. – 1. Nelle navi mercantili, piccolo locale che, opportunamente attrezzato, serve di alloggio a ufficiali, [...] . b. C. stagna in pressione, detta anche, con espressione derivata dall’inglese, c. pressurizzata: nei moderni aerei civili, locale chiuso, a tenuta d’aria, destinato ai piloti, all’equipaggio e ai passeggeri, nel quale vengono mantenute appropriate ...
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acuto
(ant. aguto) agg. [lat. acūtus, part. pass. di acuĕre «acuire»]. – 1. a. Che termina in punta sottile, aguzzo: Con una spada lucida e aguta (Dante); d’acuti strali Ambe carche le mani (Caro); l’ombra [...] poscia li avrei ritenuti (Dante). 3. In grammatica, accento a., segno grafico (´) che in italiano è adoperato per indicare il timbro chiuso delle vocali e e o toniche, come nelle voci védovo, córrere (analogamente in francese, per indicare il timbro ...
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ricordare
v. tr. [lat. recŏrdari, der., col pref. re-, di cor cordis «cuore», perché il cuore era ritenuto la sede della memoria] (io ricòrdo, ecc.). – 1. Richiamare alla propria memoria: cerca di r. [...] me ne ricordo!; debbo ricordarmi di tante cose!; ti sei ricordato di avvertirlo?; si ricordava chiaramente di avere chiuso (o che aveva chiuso) la porta a chiave. Poet., della conoscenza profetica del futuro: assorto in suo pensiero, Lesse i giorni ...
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chiostro
chiòstro s. m. [lat. claustrum «serrame, luogo chiuso», nel lat. tardo «chiostro», der. di claudĕre «chiudere»]. – 1. Cortile interno di un monastero, compreso tra la chiesa e i varî fabbricati [...] lasciare il chiostro. 3. ant. Recinto dov’era l’abitazione dei canonici della cattedrale. 4. poet. Recinto in genere, luogo chiuso, appartato, solitario: Così men vivo in solitario chiostro, Saltar veggendo i capri snelli e i cervi (T. Tasso). ◆ Dim ...
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ombrello
ombrèllo s. m. [variante di ombrella]. – 1. Arnese usato per ripararsi dalla pioggia o anche dal sole, costituito essenzialmente da un’asta con impugnatura di vario materiale e variamente conformata [...] stessa: o. da pioggia (o parapioggia o paracqua); o. da sole (o ombrellino o parasole); aprire, chiudere l’o.; tenere l’o. aperto, chiuso; stare sotto l’o., ripararsi sotto l’o.; o. di seta, di cotone, di raion; o. da uomo, da donna; o. con manico ...
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chiusino
s. m. [der. di chiudere, attrav. il part. pass. chiuso]. – 1. Lastra di pietra o di metallo, o griglia, che serve a coprire un pozzetto, spec. quello delle fogne. 2. tosc. Lastra che chiude [...] la bocca di un forno. 3. Poco com. come dim. del sost. chiuso: recinto angusto per tenervi segregati animali. ...
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sprangare1
sprangare1 v. tr. [der. di spranga] (io sprango, tu spranghi, ecc.). – 1. Chiudere fermando con una o più spranghe: s. la porta di casa, s. le imposte; anche, rinforzare con spranghe: hanno [...] rotto in pezzi rimettendo insieme i pezzi stessi e fissandoli l’uno all’altro con spranghette o punti di filo di ferro: s. un orcio, una conca. ◆ Part. pass. sprangato, anche come agg., chiuso, sbarrato: trovare l’uscio di casa sprangato, venir ...
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Linguistica
In fonetica, suono c., suono la cui articolazione comporta un restringimento o un’occlusione del condotto vocale; rientrano in questo tipo di suoni tutte le consonanti; vocale c., vocale nella cui pronuncia la distanza tra la superficie...
chiuso
chiuso [agg. Der. del part. pass. clausus "non aperto, dotato di un confine" del lat. claudere "chiudere"] [ALG] Campo algebricamente c.: → campo. ◆ [ALG] Curva c.: curva priva di estremi, cioè tale che un punto, muovendosi sempre in...