cardoncello
cardoncèllo s. m. [der. di cardo, cardone, con suffisso dim.]. – Altro nome del fungo detto comunem. cardarello, e anche del carciofo selvatico. ...
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carlina
s. f. [antica alteraz. di cardina (der. di cardo), per raccostamento al nome proprio Carlo]. – Genere di piante della famiglia composite tubuliflore (lat. scient. Carlina): sono erbe spinose, [...] (C. acaulis), la c. comune (C. vulgaris), il raggio d’oro (C. corymbosa), ecc.; tutte crescono nei luoghi aridi, particolarmente di media montagna. Di una specie, C. utzka (sinon. C. acanthifolia), si mangia, come nel carciofo, la base dei capolini. ...
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sfogliare1
sfogliare1 v. tr. [lat. tardo exfŏliare, der. di fŏlium «foglia»] (io sfòglio, ecc.). – Levare le foglie, privare delle foglie: sfogliare un ramo; s. le viti; s. un cavolo, una verza, un cesto [...] d’insalata; anche con usi estens., per es. staccare le brattee: s. un carciofo, s. le pannocchie di granturco; staccare i petali o le ligule di un fiore: s. una rosa, s. una margherita. Nell’intr. pron. sfogliarsi, perdere le foglie, i petali: le ...
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cuore
cuòre (pop. e poet. còre) s. m. [lat. cŏr]. – 1. a. Organo muscolare, cavo, che costituisce il centro motore dell’apparato circolatorio, situato, nell’uomo, tra i due polmoni, sopra al diaframma, [...] , il centro, il mezzo di qualche cosa: il c. della città; nel c. della notte, dell’inverno, dell’estate; il c. del carciofo, della lattuga. In partic.: a. In araldica, punto centrale dello scudo (se vi è posta una figura, questa è detta in cuore ...
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cactus
càctus s. m. [dal gr. κάκτος «carciofo spinoso»]. – 1. In botanica, genere di piante della famiglia cactacee (lat. scient. Cactus), che comprende poche specie a fusto corto, quasi sferico, spinoso, [...] con fiori piccoli, raggruppati alla sommità e sporgenti da un grosso cuscino di peli. 2. Nome con cui vengono comunem. indicate le specie coltivate del genere Cactus. 3. Cactus della cocciniglia (lat. ...
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caglio
càglio s. m. [lat. coagŭlum: v. coagulo]. – 1. Sostanza che si adopera per far coagulare il latte, e trasformarlo in formaggio; detto anche presame. Si ottiene dall’abòmaso (comunem. detto ventriglio [...] in Europa e Asia occid.; è usata in medicina popolare ed anche per sostituire il caglio animale nella fabbricazione del formaggio. b. Erba perenne della famiglia composite tubuliflore (lat. scient. Cynara cardunculus), sinon. di carciofo selvatico. ...
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ramularia
ramulària s. f. [lat. scient. Ramularia, der. del lat. class. ramŭlus «rametto, ramoscello»]. – Genere di funghi deuteromiceti della famiglia moniliacee, con circa 300 specie di cui alcune [...] parassite di piante coltivate (come carciofo, fragola, ecc.), nelle quali producono maculature fogliari. ...
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aperitivo
agg. e s. m. [dal lat. mediev. aperitivus «che apre le vie per l’eliminazione», der. di aperire «aprire»; nel sign. 2, è dal fr. apéritif]. – 1. agg., ant. Adatto ad agevolare le secrezioni [...] e apritivo. 2. s. m. Bevanda alcolica, generalm. a base di vini invecchiati, vermut, o di amari vegetali (china, rabarbaro, carciofo, ecc.), che ha effetto di stimolare l’appetito o, talora, anche di favorire la digestione: prendere l’a. o un a ...
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spuntone
spuntóne (ant. spontóne; tosc. anche spunzóne) s. m. [der. di spuntare1]. – 1. Spina molto dura e acuta: gli s. del carciofo. 2. a. Punta di legno o di ferro robusta e acuminata: si è fatto [...] male cadendo su uno s. della cancellata. b. Antica arma inastata, costituita da un ferro robusto e acuminato, usata nella difesa delle brecce e, sulle navi, contro l’arrembaggio, e in seguito adottata ...
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sagra
(ant. o letter. sacra) s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sagro, variante ant. di sacro1]. – 1. a. ant. Festa, celebrazione religiosa in occasione della consacrazione di una chiesa, di un altare [...] . per celebrare un avvenimento, e soprattutto un raccolto, un prodotto: la s. dell’uva, del vino, del pesce; la s. del carciofo a Ladispoli. Con uso fig., poco com., in contesti in tono iron., per lo più in funzione di predicato: un arredamento che è ...
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Nome comune della pianta perenne (Cynara scolymus) delle Asteracee e del suo capolino fiorale immaturo, commestibile, di cui si mangiano il ricettacolo e la base delle brattee fiorali.
Il c. è noto solo allo stato coltivato e si crede derivato...
Carciofo di Paestum IGP
Indicazione geografica protetta dell’ortaggio fresco prodotto in numerosi comuni della provincia di Salerno, nella regione Campania. È ricavato dall’infiorescenza (capolino) di piante del genere Cynara, varietà Carciofo...