calligrafismo
s. m. [der. di calligrafico]. – Termine adoperato dapprima (1922) da G. A. Borgese per indicare la tendenza stilistica degli scrittori contemporanei a dare eccessiva importanza all’esteriorità [...] formale, trascurando o curando poco il contenuto, ed entrato poi nel linguaggio della critica letteraria e artistica e del giornalismo, durante le polemiche sorte intorno al neorealismo, per designare ...
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contenutismo
s. m. [der. di contenuto2]. – Il prevalere, nell’attività letteraria e artistica, del contenuto, cioè del dato immediato, di interessi pratici, di intenti polemici, di motivi psicologici [...] esigenze formali. Nella letteratura novecentesca, il termine è stato usato dapprima, in contrapposizione polemica a calligrafismo e formalismo, per designare l’istanza, avvertita spec. da alcuni narratori italiani, di uscire dall’autobiografismo ...
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calligrafiacalligrafìa s. f. [dal gr. καλλιγραϕία, comp. di καλλι- «calli-» e -γραϕία «-grafia»]. – 1. a. L’arte, affine al disegno, che insegna a tracciare la scrittura in forma elegante e regolare: [...] di c.; studiare calligrafia. b. Per estens., modo di scrivere in genere, scrittura, grafia: avere una bella, una brutta c.; ha una c. illeggibile. 2. Nella critica letteraria e artistica, la parola è usata anche col senso di calligrafismo; cfr. i der ...
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ANAXILES (᾿Αναξίλης)
A. Stazio
Incisore o, più probabilmente, antico proprietario di un anello d'oro proveniente da una tomba di Cipro. In uno stile piuttosto duro ed angoloso vi è ritratta Atena, seduta, con l'elmo, lo scudo e la civetta....
Critico letterario e scrittore italiano (Firenze 1925 - Roma 2010). Si è occupato prevalentemente di letteratura italiana otto-novecentesca, conseguendo risultati notevoli nella biografia di Giovanni Verga (1963) e nello studio su Gadda (Il...