postificio
s. m. (iron.) Fabbrica di posti. ◆ Daniele Carella, capogruppo di Forza Italia sostiene che «se ci sono più assessori, cambia tutto anche per quel che riguarda il nostro lavoro». «Mi viene [...] politici, sei posticini in più facciano comodo, ma non siamo un "postificio"». (A. Ch., Repubblica, 19 luglio 2005, Bologna, p. III) • Al veleno la replica del segretario regionale dei Ds Roberto Montanari. «Temo che la Margherita sia soltanto ...
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boaria
boarìa s. f. [lat. mediev. bovaria, der. di bos bovis «bove»]. – Grande azienda agricola, tipica di alcune province emiliane (Bologna, Ferrara, Ravenna), in zone non appoderate e in corso di trasformazione [...] fondiaria: vi si pratica soprattutto la coltivazione della bietola e della canapa, oltre all’allevamento del bestiame. Il nome designa anche il caratteristico sistema di conduzione, in quanto il lavoro ...
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premiopoli
(Premiopoli), s. f. inv. (iron.) Le beghe, le polemiche, gli scandali e i pettegolezzi suscitati dall’attribuzione dei premi letterari. ◆ Forse stuferebbe un po’ meno Premiopoli, ovvero il [...] pelle, perde l’anima, non mi interessa più, e credo neppure alla città». (Michele Smargiassi, Repubblica, 17 settembre 2006, Bologna, p. I) • Anche il poeta Maurizio Cucchi, giovedì sull’«Avvenire», ripeteva – come recitava il titolo del suo articolo ...
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Professore
s. m. Per antonomasia, Romano Prodi, fino al 1999 professore di Organizzazione industriale e politica industriale all’Università di Bologna. ◆ Irritazione anche dalle parti di [Francesco] [...] Rutelli, ancora una svolta spiazzato da una mossa di cui non era stato avvertito e della quale, anzi, è il vero bersaglio: «Quello che frena mentre gli altri marciano». Ma la novità è che anche Franco ...
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interporto
interpòrto s. m. [comp. di inter- e porto3]. – Grande centro di smistamento, riordino e immagazzinamento di merci dotato di una vasta rete di collegamenti stradali, ferroviarî, marittimo-fluviali [...] e aerei, collocato in prossimità di grandi aree industriali: il raccordo autostradale per l’i. di Bologna. ...
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metafonesi
metafonèṡi s. f. [traduz. del ted. Umlaut, formata con gli elementi meta- (per indicare mutamento) e -fonesi]. – In linguistica, modificazione del timbro di una vocale per assimilazione a [...] è (o è stata) viva nei dialetti ital. settentr., dove è esercitata da -i finale (a Grado benedèto «benedetto», plur. benedìti; a Bologna fi̯àur «fiore», plur. fi̯ùr), e in quelli centro-merid., dove è condizionata da -i e -u finali (napol. porta dal ...
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interrotto
interrótto agg. [part. pass. di interrompere, dal lat. interruptus, part. pass. di interrumpĕre]. – 1. Sospeso, temporaneamente o definitivamente: le trattative sono i.; tutte le comunicazioni [...] fiori. ◆ Avv. interrottaménte, non com., con interruzioni, in modo non continuo: questi giorni passati fui interrottamente fuori di Bologna (Carducci); anche, a tratti, con frequenti interruzioni: parlava interrottamente, tra continui colpi di tosse. ...
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boccale2
boccale2 s. m. [lat. tardo baucălis, *baucālis, dal gr. βαύκαᾰλις, incrociato con bocca]. – 1. Recipiente per liquidi, per lo più di terracotta o di vetro, panciuto e con bocca più stretta del [...] due; versare, sgorgare a boccali, in gran quantità. 3. Antica unità di misura di capacità usata in Italia, spec. per i liquidi, corrispondente a Bologna a litri 1,310, a Firenze a 1,139, a Milano a 0,787, a Modena a 1,131, nello Stato Pontificio a 1 ...
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sprovvedere
sprovvedére (ant. sprovedére) v. tr. [der. di provvedere, col pref. s- (nel sign. 1)] (coniug. come provvedere), ant. o poco com. – Privare qualcuno o qualcosa di quanto è utile o necessario; [...] viveri la popolazione; con uso assol., sguarnire, lasciare indifeso: né volendo i franzesi sprovedere il ducato di Milano, Bologna ... rimaneva come abbandonata in pericolo (Guicciardini). Nel rifl., privarsi o fare in modo di rimanere privo di cose ...
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castaldo
(o gastaldo) s. m. [dal longob. gastald; lat. mediev. castaldus, gastaldus, gastaldius, gastaldio]. – 1. a. Presso i Longobardi, l’amministratore delle rendite del re, posto sotto la sua immediata [...] e di polizia, entro i limiti del territorio affidatogli. b. Nell’età comunale, pubblico ufficiale che in alcune città (Venezia, Bologna, ecc.) era a capo delle singole arti o corporazioni, invece del più frequente console. 2. Chi ha cura dei beni di ...
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Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle del Reno.
La pianta della città mostra...
Vedi BOLOGNA dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
BOLOGNA (v. vol. II, p. 125 e S 1970, p. 154)
J. Ortalli
Β. preromana. - Dal più recente approfondimento delle problematiche relative all'Età del Ferro bolognese risulta accertata una diretta consequenzialità...