placca
s. f. [dal fr. plaque, der. di plaquer: v. placcare]. – Genericam., pezzo di metallo, di pietra o di altra materia, largo e piatto (sinon., in alcune accezioni, di piastra). In partic.: 1. a. [...] di consistenza gelatinosa all’inizio, tendono a calcificarsi trasformandosi in tartaro: sono costituite essenzialmente da colonie batteriche (p. batteriche) le quali, attraverso le tossine cui danno origine e l’azione meccanica che svolgono una volta ...
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muramico
muràmico agg. [dall’ingl. muramic, comp. del lat. murus «parete» (per allusione alle pareti delle cellule batteriche), (glicos)am(ina) e del suff. -ic «-ico»]. – In chimica organica, acido m., [...] aminozucchero (formato dall’unione della glicosamina con l’acido D-lattico) che, in combinazioni complesse, si riscontra abbondante nelle pareti di cellule batteriche. ...
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rinite
s. f. [der. di rino-, col suff. medico -ite]. – Affezione infiammatoria della mucosa nasale. Si distinguono diverse forme: r. virali acute, tra cui il comune raffreddore (o coriza), contagioso, [...] , a causa del sovrapporsi di un’infezione da piogeni (tutta la sintomatologia regredisce in 6 o 7 giorni); r. acute batteriche, tra le quali la r. del lattante, talora di notevole gravità per l’ostruzione nasale che può impedire la suzione; r ...
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clonazione
clonazióne s. f. [der. di clone]. – 1. In biologia, la riproduzione agamica, naturale o artificiale, di individui o cellule con identico patrimonio genetico (cloni): sono esempî di clonazione [...] mediante l’uso di vettori molecolari (plasmidî o batteriofagi). Queste manipolazioni genetiche permettono di utilizzare colture batteriche per la sintesi di proteine utili, quali l’insulina, l’interferone, gli ormoni della crescita. 2. In senso ...
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pluriorifiziale
agg. [comp. di pluri- e orifizio]. – In medicina, sindrome p., forma bollosa di eritema polimorfo delle mucose e della cute, con tipiche manifestazioni in prossimità degli orifizî naturali, [...] a interessamento delle condizioni generali (febbre, astenia, ecc.): rappresenta un fenomeno tossico o di ipersensibilità scatenato da cause varie (batteriche, virali, neoplastiche, farmacologiche) e impone un pronto intervento terapeutico. ...
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gengivite
s. f. [der. di gengiva, col suff. medico -ite]. – Infiammazione, acuta o cronica, delle gengive, prodotta da cause varie (tossiche, batteriche, ecc.), favorita dal tartaro (o da altri fattori [...] costituzionali), che può portare all’usura del legamento alveolo-dentale e quindi alla caduta dei denti (g. espulsiva) ...
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vaginite
s. f. [der. di vagina, col suff. medico -ite]. – In medicina, l’infiammazione, acuta o cronica, della vagina, detta anche colpite, in generale caratterizzata da leucorrea più o meno abbondante [...] e per solito graveolente, bruciore e prurito vulvovaginale. Le vaginiti sono provocate da varie cause: batteriche, parassitarie, virali, chimiche, fisiche, ecc. Si distinguono v. primitive (a sede iniziale nella vagina), e v. secondarie (da ...
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guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, [...] con sign. più ampio, g. biologica, complesso di metodi e mezzi aggressivi che può comprendere l’uso di tossine batteriche nonché trasmettitori di germi patogeni e d’artropodi capaci di danneggiare raccolti o prodotti industriali; g. chimica, l’uso a ...
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radiodermite
(o radiodermatite) s. f. [comp. di radio- (nel sign. a) e dermite o dermatite]. – In medicina, processo infiammatorio o distrofico del tegumento cutaneo, provocato dall’esposizione, per [...] , e nei casi più gravi con necrosi massiva della cute e dei tessuti sottocutanei, spesso complicata da sovrapposizioni batteriche e accompagnata da intensa sintomatologia dolorosa; la forma cronica, che può far seguito a una manifestazione acuta o ...
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tossico2
tòssico2 s. m. [dal lat. toxĭcum, dal gr. τοξικόν, sottint. ϕάρμακον, propr. «veleno per la freccia (τόξον)»] (pl. -ci). – Veleno, sostanza velenosa: l’alcol, ad alte dosi, è un t.; in usi fig.: [...] (fumi, gas, vapori, ecc.); t. endogeni, quelli che hanno origine nell’interno dell’organismo da germi patogeni (tossine batteriche), nel corso della gravidanza (tossicosi gravidica, eclampsia), o per anomalie del metabolismo. V. anche tòsco2. ...
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Enzima proteolitico presente nelle cellule batteriche. L’aumento della produzione di e. si verifica nei batteri infettati da virus (batteriofagi), per favorire la lisi della cellula ospite e permettere la fuoriuscita delle particelle virali...
Elemento genetico extracromosomico, presente nelle cellule batteriche, in grado di replicarsi indipendentemente dal DNA dell’ospite. La maggior parte dei p. è costituita da DNA circolare a doppia elica. Il numero di molecole presenti per cellula...