girandolismo
s. m. Volubilità, incostanza, tendenza a cambiare spesso opinione. ◆ la Francia di un secolo e mezzo prima, quella dei decenni successivi alla Rivoluzione del 1789, costituisce l’archetipo [...] del «girandolismo». (Paolo Mieli, Corriere della sera, 14 marzo 2004, p. 37) • Maggiori piccinerie si possono obiettivamente riscontrare nelle tristi memorie spesso recuperate dai ricercatori storici e ...
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combinazione
combinazióne s. f. [dal lat. tardo combinatio -onis, der. di combinare (v. combinare); nel sign. 7, dall’ingl. combination, attraverso il fr. combinaison]. – 1. a. L’operazione e il risultato [...] , forma l’acqua. 3. Nella critica testuale, operazione filologica per cui da due varianti erronee si ricava la lezione dell’archetipo (è spesso usata la corrispondente forma lat. combinatio). 4. In economia, c. produttiva, il rapporto secondo cui si ...
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diffrazione
diffrazióne s. f. [dal lat. mod. diffractio -onis, der. del lat. diffractus, part. pass. di diffringĕre (v. diffrangere), termine coniato dal fisico F. M. Grimaldi nel 1665]. – 1. In fisica, [...] neutroni, ecc.). Per il reticolo di d., v. reticolo. 2. Nella critica testuale, fenomeno per cui una lezione dell’archetipo, o per ragioni inerenti alla sua struttura morfologica o semantica (quando cioè si tratti di una lectio difficilior), o per il ...
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antecedaneo
s. m. e agg. Chi o che precede, prefigura, anticipa qualcosa; che ha funzione propedeutica. ◆ La verità è che Romano Scarpa non ha mai smesso di fare il filmaker. I suoi fumetti erano, sono, [...] alle sue storie, voleva dire sintonizzarsi su un mondo mitico in cui fumetto e cinema erano riconciliati in un ideale archetipo comune. (Franco Porcarelli, Manifesto, 26 aprile 2005, p. 14, Visioni).
Derivato dal v. tr. antecedere con l’aggiunta del ...
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postulare
v. tr. [dal lat. postulare «chiedere»] (io pòstulo, ecc.). – 1. a. letter. Chiedere, e per lo più chiedere con insistenza, fare istanza per ottenere, spec. soccorsi, favori, benefici, un incarico, [...] del volere; in filologia, le somiglianze fra i codici obbligano a p. (o postulano) l’esistenza di un comune archetipo; la pronuncia dittongata postula la presenza di una precedente quantità breve. Per estens., presupporre o far presupporre, implicare ...
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archi-
[dal gr. ἀρχι-, dal tema di ἄρχω «essere a capo»]. – Primo elemento di parole composte derivate dal greco o formate modernamente (come archiatra, archiginnasio, architetto, ecc.), nelle quali [...] , come in arcangelo. La forma ereditaria, conservata in molte parole di tradizione non dotta, è arci-, come in arciprete, arcivescovo, arcidiacono, ecc. Meno com. la forma arche- (gr. ἀρχε-), con gli stessi sign. (archetipo, archegonio, ecc.). ...
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che fa provincia
loc. agg.le In senso figurato, e in usi colloquiali spesso scherz., che è grande quanto una provincia, quindi molto grande, enorme o, in senso negativo, spropositato. ♦ Lei ragioniere, [...] : oggi leggi Andrea Scanzi ed eccole sporche di fondotinta. «Siamo la generazione dell'io», ha detto una volta, ergendosi ad archetipo. «Ho un ego che fa provincia» ha rimarcato in un'altra occasione, come se ammetterlo fosse un'attenuante. (Filippo ...
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Specialmente nella tradizione platonica, furono detti a. le ‘idee’, cioè gli eterni e trascendenti ‘modelli’ delle cose.
Nella psicologia analitica di C.G. Jung, l’a. (o Imago o dominante o immagine mitologica o primordiale) è un contenuto dell’inconscio...
Raffaella Morselli
L’archetipo Leonardo
Più di 300.000 visitatori davanti ai dipinti, disegni e schizzi di Leonardo da Vinci esposti alla National Gallery di Londra: un trionfo internazionale. Novità dell’evento: il Salvator mundi, che si aggiunge...