tecnonimico
tecnonìmico agg. e s. m. [comp. del gr. τέκνον «figlio» e (patr)onimico] (pl. m. -ci). – Denominazione di una persona come «padre» di un dato figlio; è l’opposto di patronimico, ed è frequente [...] nell’onomastica araba. ...
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naibi
nàibi s. m. pl. [dallo spagn. naipe «carta da gioco» in genere, forse dall’arabo nā’ib «luogotenente» (cfr. la voce prec.)], ant. – Nome generico delle carte da gioco: Tu se’ qui, re di naibi o [...] di scacchi? (Pulci). Si chiamò così anche un tipo di carte da gioco per bambini costituite da una serie di figure istruttive, e un gioco pure di carte, di origine araba, a base non figurativa ma numerale. ...
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scapece
scapèce s. f. [voce napol., dallo spagn. escabeche (s. m.) «salsa all’aceto», alteraz. di voce araba]. – Termine merid. (ma in uso anche in Liguria nella variante scabeccio), adoperato soprattutto [...] nell’espressione alla scapece, con cui si indica un modo di condire, anche per facilitarne la conservazione dopo la frittura, pesci di piccola taglia o a pezzetti (sarde, baccalà) oppure ortaggi affettati ...
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hamza
‹hàm∫a› s. f. [voce araba, propr. «compressione»]. – Nome dato dagli Arabi a un caratteristico suono, profondamente gutturale, rappresentato con apposita lettera nel loro alfabeto: è propriam. [...] . 3 a), ed è interpretata, più che come suono a sé, come attacco o stacco duro di una vocale; non è peraltro esclusiva dell’arabo: in tedesco, per es., è di regola l’attacco duro delle vocali iniziali di sillaba (per es. della vocale tonica di Verein ...
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hascisc
hascìsc 〈aššìš〉 (o hascìsc’, scritto anche ascìsc o ascìsc’; frequente inoltre la grafia ingl. hashish, che rappresenta la traslitterazione semplificata della voce araba) s. m. [adattam. fonetico [...] e grafico dell’arabo ḥashīsh, propr. «erba secca»]. – Sostanza stupefacente, di larghissima e antica diffusione, prodotta e consumata tradizionalmente spec. in Afghanistan, Marocco, Pakistan, Libano, India e Nepal, e a partire dagli anni ’70 del ...
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palestinese
palestinése agg. e s. m. e f. – Della Palestina, relativo alla Palestina, regione naturale e storica dell’Asia sud-occid., tra il mare Mediterraneo e il tavolato transgiordanico, che ha avuto [...] Unite), nel 1947, del territorio p. fra lo stato di Israele successivamente costituitosi (1948) e uno stato arabo-palestinese non ancora realizzatosi; le successive occupazioni armate, da parte di Israele, di territorî assegnati alle popolazioni ...
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intabaccarsi
v. intr. pron. [der. di tabacco, che fu dapprima nome (di origine araba) dell’Inula viscosa e di una bevanda sudorifera che da questa si estraeva; v. tabacco] (io m’intabacco, tu t’intabacchi, [...] ecc.), tosc. ant. – Innamorarsi, impaniarsi in una relazione amorosa: essendosi Nerone intabaccato con Atte liberta (B. Davanzati); anche, ingolfarsi in qualche cosa, eccitarsi: A poco a poco si fu intabaccato ...
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libico
lìbico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Liby̆cus, gr. Λιβυκός] (pl. m. -ci). – 1. Della Libia, territorio e stato (Repubblica Araba Libica Socialista Popolare) dell’Africa settentr.: la popolazione [...] l.; la costa l.; guerra l., la guerra italo-turca del 1911-1912; Mare l., nome col quale i Romani indicavano quella parte del mare Mediterraneo che va dall’Egitto fino alle due Sirti; deserto l., la sezione ...
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ballatino
(o balatino) s. m. [voce sicil. di origine araba]. – Minerale, varietà di alabastro gessoso, a fasce di vario colore, di bell’aspetto, che si rinviene in Sicilia. ...
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macrame
macramè s. m. [dal genov. macramè, che è dal turco makramà «fazzoletto», arabo màḥrama]. – 1. a. Tipo di armatura usato nella tessitura di asciugamani, bordure, ecc., per cui il tessuto si presenta [...] a quadrettini incavati come celle di un nido d’api. b. Per estens. l’asciugamano stesso così tessuto. 2. Merletto pesante, di origine araba, eseguito con una serie di nodi che formano a un tempo disegni e fondo, molto usato, spec. nel sec. 19°, nell’ ...
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Organizzazione dei Paesi arabi il cui nome ufficiale è Lega degli Stati arabi (Jāmi‘at al-Duwal al-‘Arabiyya). Fu costituita al Cairo nel marzo 1945 da Egitto, Arabia Saudita, Transgiordania (poi Giordania), Iraq, Libano, Siria e Yemen del Nord...
La società araba contemporanea, sia essa musulmana o non, è attraversata da tensioni politiche che influiscono inevitabilmente sulla sua produzione letteraria e poetica. Gli attentati terroristici dell'11 settembre 2001, la guerra in ̔Irāq,...