pro'
pro’ 〈prò〉 (o prò, pro) agg. (radd. sint.), ant. – Apocope dell’agg. prode, valoroso: voi siete divenuto un pro’ cavaliere (Boccaccio); Il capo, il re de’ Bulgari Vatrano, Animoso e prudente e pro’ [...] guerriero (Ariosto); Un de’ più vecchi, il pro’ Michel degli Orsi (Pascoli). Con compl. di limitazione: Il conte di Carnuti ... Potente di consiglio e pro’ di mano (T. Tasso) ...
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pro2
pro2 〈prò〉 (o prò) s. m. [apocope dell’ant. prode s. m.] (radd. sint.). – 1. Giovamento, vantaggio, utilità. Si usa soltanto in determinate frasi: che pro me ne viene?; a che pro affaticarsi tanto?; [...] e in domande ellittiche: a che pro?, con quale pro?, con quale vantaggio, a quale scopo? A pro, in pro di qualcuno, di qualche cosa, in suo favore o vantaggio, per il suo bene: è tutto a pro nostro, a ...
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-ita
-ità [lat. -ĭtas, -ĭtatis]. – Suffisso derivativo di nomi astratti tratti da aggettivi. La forma che ha subito la sincope è limitata ad alcune voci tradizionali con temi che terminano in l, n, (bontà, [...] umiltà); più diffusa e ancora vitale oggi è la forma -ità: attività, brevità, capacità, felicità, umanità. Le varianti antiche sono -tate, -tade, da cui quelle moderne sono sorte per apocope. ...
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por
pòr s. f. – Apocope di porta nei composti toponomastici fiorentini Por Santa Maria e (ant.) Por San Piero. Nel medioevo, arte di Por S. Maria, altro nome, a Firenze, dell’arte della seta. ...
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apo-
[dal gr. ἀπό]. – 1. Prefisso frequente in vocaboli derivati dal greco o formati modernamente nella terminologia scientifica, ital. e lat. (come apocarpo, apocope, apostasia, ecc.), nei quali indica [...] separazione, allontanamento, perdita, distinzione. 2. In chimica, indica che un composto è derivato da un altro per eliminazione di atomi: così l’apomorfina (C17H17O2N) deriva dalla morfina (C17H19O3N) ...
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-ieta
-ietà [lat. -ētas, -ētatis]. – Suffisso derivativo di nomi astratti, che è in realtà il suff. -età (v.) applicato ad aggettivi terminanti in -io (lat. -ius): bonarietà, contrarietà, empietà, ovvietà. [...] Le varianti antiche sono -ietate, -ietade, da cui quelle moderne sono sorte per apocope. ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); [...] , ognuno accorda il suo stromento, facendolo stridere quanto più può, affine di sentirlo distintamente, in mezzo al rumore degli altri (Manzoni). Davanti alla cong. che, subisce normalmente l’apocope, dando luogo alla cong. composta affinché (v.). ...
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simbologia
simbologìa s. f. [comp. di simbolo (con apocope dell’ultima sillaba per aplologia) e -logia]. – 1. Disciplina che studia i simboli e i loro valori. 2. Sistema di simboli: s. religiosa cristiana; [...] complesso di simboli usati nell’ambito di una determinata disciplina o tecnica: s. logico-matematica ...
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me'1
me’1 ‹mé› agg. poss. – Apocope ant. e pop. tosc. di meo (= mio): quando l’augel pia, Allor disia ’l me’ cor drudo avere (G. Cavalcanti). ...
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cherso [supposta apocope di chersidro, specie di serpente]
Al verso ché se chelidri, iaculi e faree (If XXIV 86) si è venuta determinando la variante chersi, chelidri, ecc. (con conseguente producer al verso successivo, invece di produce),...