cainismo s. m. 1. In etologia, in alcune specie di animali, in particolare tra gli uccelli, l’aggressione e l’uccisione, nel periodo postnatale, del fratello più giovane o più debole da parte del fratello [...] del suo antipatico nome di avvoltoio. Si chiama "cainismo": l'arrogante primogenito non aspetta altro che la schiusa del povero Abele per ucciderlo senza pietà. Non c'è una ragione evidente, e la spiegazione di un comportamento evoluto in carenza di ...
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offrire
v. tr. [lat. *offerīre per il class. offerre, comp. di ob- e ferre «portare»] (io òffro, ecc.; pass. rem. offrìi o offèrsi, offristi, ecc.; part. pass. offèrto). – 1. Presentare o proporre a [...] che offre di più? 2. Con sign. più particolari: a. Dedicare, consacrare (a Dio, alla divinità): o. sacrifici, vittime agli dèi; Abele offriva a Dio gli agnelli più grassi del suo gregge; e in senso più spirituale: o. a Dio le proprie sofferenze ...
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pollanca
s. f. [dal napol. pullanca, der. di pollo], region. – 1. Gallina o tacchina giovane; pollastra. In qualche luogo, cappona. 2. fig., scherz. Ragazza, o giovane donna, piacente, considerata perciò [...] oggetto o vittima dei desiderî maschili: Non appena la p. cala dal treno, subito la mezzana l’abbraccia e la bacia ripetutamente (Abele De Blasio). ◆ Dim. pollanchétta, pollanchina, spec. nel sign. figurato. ...
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prefigurare
v. tr. [dal lat. tardo praefigurare, comp. di prae- «pre-» e figurare «immaginare, foggiare»], letter. – 1. Anticipare o preannunciare, per lo più attraverso allusioni, simboli, allegorie, [...] eventi o situazioni che si realizzeranno in futuro: l’uccisione di Abele, dice sant’Agostino, prefigura la morte di Cristo. 2. Nel linguaggio della critica, dare figura o forma, da parte di uno scrittore, artista, ecc. a idee, motivi, atteggiamenti ...
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tramelogedia
tramelogèdia s. f. [der. di tragedia, con inserzione di melo-1]. – Parola coniata da V. Alfieri per designare la sua opera Abele (1790), in quanto forma di transizione fra il melodramma [...] e la tragedia, mista di personaggi umani prevalenti nelle parti tragiche e di personaggi soprannaturali prevalenti nelle parti melodrammatiche ...
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caino
(più com. Caino) s. m. – Propr., nome del figlio di Adamo (ebr. Qayn, gr. Κάιν, lat. Cain), che uccise a tradimento il fratello Abele. Per antonomasia, fratricida, uccisore di congiunti o di amici; [...] traditore: essere un C.; avere la faccia di amico e l’animo di C.; fig., dono, offerta di C., fatti senza cuore, perciò senza nessun merito; anche agg.: Questa schiatta c. (Fazio degli Uberti) ...
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infellonire
v. intr. [der. di fellone] (io infellonisco, tu infellonisci, ecc.; aus. essere), letter. – Divenire fellone, cioè crudelmente furioso: Ne l’ira Argante infellonisce (T. Tasso); [Caino] infellonì [...] contro Abele (Segneri). ...
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Secondo figlio di Adamo ed Eva nella Bibbia. Pastore di greggi, secondo Genesi (4, 2-16), fu ucciso dal fratello Caino, invidioso della predilezione che Dio riservava alle offerte di Abele.
Uomo politico (Marsala 1835 - ivi 1905). Congiurò contro i Borboni e fu tra coloro che in Sicilia prepararono il terreno alla rivoluzione del 1860, che permise la spedizione dei Mille. Combatté con Garibaldi nel 1860, 1862 e 1866. Deputato dal...