resistenza /resi'stɛntsa/ s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistěre "resistere"]. - 1. a. [il resistere e, anche, il modo e i mezzi stessi con cui si attua: vincere la r. del vento] ≈ opposizione. ‖ forza. b. [l'opporsi alla volontà altrui: mi seguì senza r.] ≈ opposizione, (lett.) ripugnanza. ↓ remora, riluttanza, ritrosia. ↔ acquiescenza, arrendevolezza, condiscendenza, docilità. 2. (estens.) a. [il sopportare disagi fisici, morali, ecc., con la prep. a: r. al freddo] ≈ sopportazione (di), tolleranza (per). ↔ intolleranza (per). b. [assol., di persona, il resistere a sforzi, strapazzi, ecc.: un uomo di scarsa r.] ≈ forza, gagliardia, robustezza, vigoria, vigorosità. ↔ debolezza, delicatezza, fiacchezza, fragilità. 3. (estens.) [di cosa, il resistere all'usura o all'uso prolungato senza deteriorarsi: un materiale che ha poca r.] ≈ robustezza, saldezza, solidità. ↔ cedevolezza, fragilità. 4. (fam.) [elemento circuitale caratterizzato esclusivam. dalla sua resistenza elettrica] ≈ Ⓣ (elettrotecn.) resistore.