rassodare [der. di assodare, col pref. r(i)-] (io rassòdo, ecc.). - ■ v. tr. 1. [con riferimento ai muscoli, alla pelle e sim., rendere più sodo: la ginnastica rassoda i muscoli] ≈ (non com.) sodare, tonificare. ↔ afflosciare, rammollire. 2. [fare assumere a una sostanza liquida una maggiore consistenza e densità, fino a renderla solida o semisolida: r. il latte in formaggio] ≈ e ↔ [→ RAPPRENDERE v. tr.]. 3. (fig., non com.) [rendere più forte un legame affettivo e sim.: il tempo rassoda le amicizie sincere] ≈ cementare, consolidare, corroborare, rafforzare, rinsaldare. ↔ affievolire, allentare, incrinare, indebolire. ↑ distruggere, rompere, sciogliere, troncare. ■ v. intr. (aus. essere) e rassodarsi v. intr. pron. 1. [di sostanza liquida, acquisire consistenza solida o semisolida] ≈ addensarsi, coagularsi, condensarsi, raddensarsi, (non com.) rappigliarsi, rapprendersi, [formando grumi] aggrumarsi, [del latte] cagliarsi, [del latte] (region.) quagliarsi, [formando grumi] raggrumarsi. ↔ diluirsi, fluidificarsi, liquefarsi, sciogliersi. 2. (fig., non com.) [di legame affettivo e sim., divenire più forte: la loro amicizia si è rassodata] ≈ cementarsi, consolidarsi, corroborarsi, rafforzarsi, rinsaldarsi. ↔ affievolirsi, allentarsi, incrinarsi, indebolirsi. ↑ distruggersi, rompersi, sciogliersi, troncarsi.