rantolo
ràntolo s. m. [der. di rantolare]. – 1. Il respiro ansante, frequente, affannoso dei moribondi: aveva il r. dell’agonia; mandò gli ultimi r.; r. lungo, faticoso. 2. In semeiotica medica, particolare tipo di rumori cosiddetti umidi, avvertibili all’auscultazione del torace in condizioni morbose differenti per natura e gravità (bronchiti, broncopolmoniti, edema polmonare acuto, bronchiectasie, ecc.), provocato dal passaggio e dalla suddivisione in bolle dell’aria respiratoria in cavità naturali (bronchi, alveoli) o patologiche (bronchiectasie, caverne), contenenti materiale secretorio. A seconda delle loro caratteristiche acustiche, dipendenti dal tratto bronchiale o dalla cavità patologica o dalla fase respiratoria in cui si producono, si distinguono rantoli a grosse, medie e piccole bolle, inspiratorî ed espiratorî, e, riguardo alla risonanza, non consonanti, consonanti e metallici; sono impropriam. chiamati r. crepitanti i rumori di crepitazione polmonare.