radicchio
radìcchio s. m. [lat. radicŭla, dim. di radix -icis «radice»]. – Altro nome della cicoria (lat. scient. Cichorium intybus) e più propriam. delle sue varietà coltivate (v. cicoria). R. trevigiano (o di Treviso), varietà coltivate di radicchio che hanno ottenuto le certificazioni IGP: il Radicchio Rosso di Treviso Tardivo, detto anche spadone, quello maggiormente utilizzato in gastronomia, con cespo allungato, foglie serrate e avvolgenti di colore rosso vinoso, costola dorsale grossa senza nervature secondarie evidenti; il Radicchio Rosso di Treviso Precoce, che giunge sul mercato in anticipo rispetto al tardivo (da settembre anziché da dicembre), e si distingue dal precedente per i grossi cespi allungati con foglie meno carnose a lembo ampio; e il Radicchio Variegato di Castelfranco, che ha forma totalmente diversa, con ampie foglie aperte e morbide volute. ◆ Dim. radicchiétto, radicchino; pegg. radicchiàccio.