raccomandazione
raccomandazióne s. f. [der. di raccomandare]. – 1. a. Consiglio dato con tono di esortazione affettuosa o autorevole o anche velatamente minacciosa: ricòrdati delle r. della mamma; prima di lasciarlo partire, il padre gli fece mille r.; tieni conto delle r. del medico. b. L’atto di raccomandare, di affidare; in partic., r. dell’anima (a Dio), o r. dei moribondi, le preghiere, contenute nel Rituale romano, che il sacerdote recita in favore dell’anima di un agonizzante, dopo che questa ha ricevuto l’estrema unzione, cui segue la r. ultima, o commiato, rito che fa parte delle esequie, e costituisce l’ultimo saluto rivolto dalla comunità cristiana a un suo membro. 2. Intercessione in favore di una persona, soprattutto al fine di ottenerle ciò che le sarebbe difficile conseguire con i mezzi e i meriti propri o per le vie ordinarie: ha una r. del ministro; una carriera fatta a forza, o a furia, di raccomandazioni; lettera di r.; forti, potenti r.; procurare, ottenere delle raccomandazioni. 3. non com. Nel linguaggio postale, l’operazione mediante la quale una lettera, un pacco, ecc., vengono raccomandati: r. di una lettera; tassa di raccomandazione. 4. Nel linguaggio giur., nome di particolari atti o contratti: a. In diritto della navigazione, contratto mediante il quale l’armatore o il vettore marittimo conferiscono a una persona, chiamata raccomandatario e più comunem. agente marittimo, la veste di rappresentante (con il potere di concludere noli o altri affari e di rilasciare polizze di carico, cui può anche aggiungersi la rappresentanza processuale), o di institore (con funzioni di rappresentante generale o di direttore di una sede), o anche di agente (con l’incarico stabile di promuovere, in una zona determinata, la conclusione di contratti per conto dell’armatore o del vettore). b. In diritto internazionale, atto con cui enti, organizzazioni o conferenze internazionali rivolgono agli stati che ne fanno parte o che vi sono rappresentati l’invito, non vincolante ma di alto valore morale e capace di produrre effetti varî, anche giuridici, ad adottare determinate misure: attuare, disattendere una r. (del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, della Conferenza mondiale per la pace, dell’Organizzazione internazionale del lavoro). ◆ Dim. raccomandazioncèlla, raccomandazioncina (solo nel sign. 2).