quirinale
(e Quirinale) agg. e s. m. [dal lat. Quirinalis]. – Propriam. agg., di Quirino, relativo a Quirino, divinità romana (lat. Quirinus) identificata, nella leggenda delle origini, con Romolo dopo la sua apoteosi, e più tardi, in età imperiale, con Marte; con questa funzione aggettivale, si conserva in pochissime locuz., come feste q., in onore del dio Quirino (per lo più sostantivato: v. quirinali), e spec. colle Q. (lat. Quirinalis collis), una delle alture di Roma, di grande importanza strategica nel periodo delle origini, e quartiere aristocratico con molti palazzi signorili, come attestano gli scavi. Oggi, come s. m., è il nome (proprio) del palazzo che sorge sul colle, la cui costruzione, fatta iniziare nel 1574 da papa Gregorio XIII per farne la residenza estiva dei papi, fu compiuta durante il pontificato di Clemente XII (1730-40); rimasto sede papale fino al 1870, fu da quell’anno residenza del re d’Italia, ed è, dal 1948, sede ufficiale del presidente della Repubblica Italiana: di qui, nel linguaggio giornalistico, l’uso metonimico per riferirsi alla presidenza della Repubblica, come istituzione e come organo politico, in frasi quali: aspirare al Q., il portavoce del Q., essere ricevuto al Q., e sim.