qualcosa
qualcòsa pron. indef. [comp. di qual(che) e cosa]. – 1. Indica in modo indeterminato una o alcune cose e può essere sostituito dalla locuz. qualche cosa, dalla quale deriva; ha valore neutro e concorda per lo più come masch.: ti manca qualcosa?; meglio q. che nulla (prov.); posso fare q. per te?; da quando è andato via lui, q. è cambiato in questa casa; nel suo ragionamento q. non ha convinto; se ti decidi, fammi sapere q.; ognuno è buono a q. (prov.), nessuno è inutile. Può essere meglio determinato da un altro pron.: hai qualcos’altro da dirmi?; o da un compl.: C’è q. di nuovo oggi nel sole, Anzi d’antico (Pascoli); q. di eccezionale, di straordinario, di bello, di brutto, di meglio, di peggio (anche come perifrasi enfatica equivalente a un superl.: quello spettacolo fu veramente q. di straordinario, una cosa del tutto straordinaria; è q. di bello, d’incantevole, molto bello, veramente incantevole). In alcune espressioni iron. allude, per antifrasi, a un numero notevole di cose, a una grande quantità: ci ho rimesso q. come due o trecento euro; deve rispondere alla giustizia di q. come venti omicidî. Con uso quasi avv., q. meno, q. più, un po’ meno, un po’ più: lo spettacolo durerà q. più di due ore; e, raro, con sign. restrittivo («in parte»): prospetti più o meno estesi, ma ricchi sempre e sempre q. nuovi (Manzoni). 2. non com. Con valore e senso analogo a quello di qualcuno nel sign. 2: è diventato q., una persona d’una qualche importanza; nella sua presunzione, si crede qualcosa. ◆ Dim. qualcosina, qualcosétta, qualcosellina, qualcoserèlla; spreg. qualcosùccia.