protoplasto
s. m. [comp. di proto- e -plasto]. – In biologia: 1. Cellula batterica o vegetale la cui parete cellulare è stata rimossa in seguito a trattamento con un enzima proteolitico, il lisozima, e può essere utilizzata per il trasferimento di geni negli esperimenti di ingegneria genetica; il protoplasto, che può sopravvivere solo in ambiente isotonico, non perde le sue funzioni metaboliche e, pur non essendo più in grado di dividersi, può, in appropriate condizioni sperimentali, tornare alla sua forma normale. 2. In una cellula normale, l’insieme della membrana citoplasmatica e di tutte le strutture interne ad essa.