prodismo
s. m. La strategia economica e politica di Romano Prodi; espressione tipica di Romano Prodi. ◆ Basta pensare [...] al silente ritiro di Nino Andreatta, un bad boy del prodismo intelligente. (Foglio, 22 ottobre 1998, p. 3) • Una volta, in carestia, si panificava con quello che si trovava: castagne, carrube, ghiande. Con lo stesso spirito, gli elettori dell’opposizione, da parecchio tempo, riescono a fare il pane con le farine più strambe, partiti che cambiano nome ogni lunedì, alleanze volubili, patti di desistenza, simboli astrusi e altre strampalerie (uso un prodismo). (Michele Serra, Repubblica, 26 gennaio 2005, p. 16, Commenti) • Sarà un’assemblea diversa soprattutto perché i partiti sono entrati in pieno nella campagna elettorale: il Pdl, per il quale «[Renato] Soru dovrebbe prendere atto della sconfitta del prodismo e del Pd alle ultime politiche» e lo stesso Pd che ha la necessità di riorganizzarsi. (Alfredo Franchini, Nuova Sardegna, 19 aprile 2008, p. 6, Sardegna).
Derivato dal nome proprio (Romano) Prodi con l’aggiunta del suffisso -ismo.
Già attestato nel Corriere della sera del 7 marzo 1995, p. 4, In primo piano (Ennio Caretto).