procedura
s. f. [dal fr. procédure, der. di procéder «procedere»; nel sign. 3 è un calco dell’ingl. procedure]. – 1. a. non com. Modo di procedere, cioè di operare o di comportarsi in determinate circostanze o per ottenere un certo risultato (sinon. in taluni casi di procedimento, in altri di prassi): seguire la p. migliore per raggiungere lo scopo, o una p. sbagliata. b. Insieme di norme, formalità, usi e consuetudini che regolano la pratica di un’amministrazione o lo svolgimento dei compiti e delle attività dei diversi organi della vita pubblica e politica: seguire la p. normale, l’ordinaria p. d’ufficio, o adottare una p. straordinaria, eccezionale, d’urgenza; p. parlamentari; la lentezza delle p. burocratiche. Per estens., in tono scherz. o iron.: per farsi ricevere dal direttore c’è tutta una complicatissima procedura. 2. In partic., nel diritto, il complesso delle formalità dettate dalla legge che si devono osservare nello svolgimento di un processo e che costituiscono il diritto processuale: norme di p.; errore, vizio di p.; p. civile, p. penale, anche nelle denominazioni ufficiali dei codici di diritto processuale: codice di p. civile, codice di p. penale. 3. Sequenza ordinata di operazioni da eseguire per raggiungere un determinato scopo, spec. in un contesto tecnico o informatico: spogli di testi condotti con p. automatica; procedure di calcolo; procedure di elaborazione e di trasmissione dei dati. In aeronautica, p. di volo, manovra predeterminata che un pilota deve eseguire per rispettare le regole del traffico aereo; p. di attesa, da eseguire in attesa di un’autorizzazione; p. di avvicinamento, serie di manovre fissate per ogni aeroporto, per portare un aeromobile alla fase di atterraggio in condizioni di sicurezza.