presentificare
v. tr. 1. Recuperare dal passato e riportare al presente eventi pubblici o privati, indagandoli con la sensibilità attuale. 2. Per estensione, immaginare come possibili e presenti eventi, situazioni o persone inesistenti o lontani nel tempo o nello spazio. 3. Ridurre ogni realtà al momento presente, omettendo ogni collegamento con il passato. ◆ Si possono presentificare, nel gioco gruppale dei ruoli, anche un padre capace di riconoscere il valore dell'amore e della femminilità della figlia e una madre che consente e stimola la crescita, nel rispetto dell'individualità e della specificità dell'altra. (Silvia Corbella, Il gruppo e la dimensione amorosa, in Sintomi d'amore, a cura di Gabriella Mariotti, Meltemi, 2003, p. 67) • In ogni caso tutti questi artifici sono strumenti per rendere presente qualcosa alla nostra mente, ed è proprio per questo che non si può costruire un'ars oblivionalis sul modello di una mnemotecnica, perché è proprio di ogni semiotica permettere di presentificare l'assenza. (Umberto Eco, Repubblica, 20 maggio 2006, p. 1, Prima pagina) • Durante il berlusconismo si faceva scarso uso delle subordinate, dominava la paratassi: tutto veniva presentificato, non ci si rapportava con il passato e questo implicava dimenticarsi facilmente di cosa era stato fatto. (Lavoroculturale.org, 12 giugno 2016, Tweetglossario).
Derivato dal s. m. presente con l'aggiunta del suffisso -ificare.
Già attestato nel 1962, secondo il GRADIT.