presagio /pre'zadʒo/ s. m. [dal lat. praesagium, der. di praesagus "presago"]. - 1. a. (etnol.) [preavviso di eventi futuri che si può trarre, secondo alcune credenze religiose o superstiziose, dall'osservazione di determinati segni premonitori: p. lieti, avversi; trarre presagi dal volo degli uccelli] ≈ auspicio, divinazione. ‖ oracolo, predizione, (lett.) prenunzio, previsione, profezia, pronostico, vaticinio. b. (estens.) [il fatto stesso che si interpreta come premonitore: per gli antichi il fulmine da destra era lieto p.] ≈ indizio, segno. 2. (estens.) a. [ciò che lascia prevedere un evento futuro: questo suo primo successo è p. di una brillante carriera] ≈ preannuncio, preludio, premessa. b. [sensazione vaga, per lo più negativa, di qualcosa che sta per accadere: aveva come un p. nel cuore] ≈ premonizione, (lett.) prenunzio, presentimento, sentore.