politically correct
〈pëlìtikëli kërèkt〉 locuz. angloamer. (propr. «politicamente corretto»), usata in ital. come agg. e s. m. – 1. Con uso attributivo, e in senso proprio, di discorsi e comportamenti improntati al rispetto delle minoranze e dei gruppi sociali più deboli e discriminati: una dichiarazione, un articolo politically correct. L’espressione è equivalente a quella ital. politicamente corretto. 2. Come sost.: a. Movimento politico nato nelle università statunitensi verso la fine degli anni ’80 del Novecento per rivendicare una maggiore giustizia sociale e per la difesa e il pieno riconoscimento delle minoranze oppresse (gruppi etnici, omosessuali, donne, ecc.). Per estens., la rivendicazione, da parte di gruppi minoritarî, del riconoscimento anche giuridico della propria identità culturale. b. Con sign. più generico, atteggiamento di apertura e attenzione verso i problemi delle minoranze e di quelle categorie che non hanno spazî adeguati d’espressione nella società. ◆ Nelle varie accezioni, e spec. con funzione di agg., è frequente, nell’uso scritto, la grafia abbreviata p. c.