polisessuale
s. m. e f. Chi, non accettando la partizione nei due generi sessuali maschile e femminile, si mostra disposto ad accettare esperienze sessuali che prescindano dall'identità di genere; usato anche come agg. ◆ «Non mi piace definirmi bisessuale. Mi sembra di escludere un sacco di gente, hai capito? Magari i trans… Non mi sento bisessuale, mi sento polisessuale». [Gianna Nannini] (Claudio Sabelli Fioretti, Corriere della sera, 7 settembre 2006, Magazine) • Parola di Ivan Olita che, dopo studi di arte e design, dall'età di 19 anni alla carriera di modello affianca quella di veejay, conduttore di programmi televisivi musicali e attore di telefiction. Il suo prossimo progetto è, non a caso, un originale format televisivo in cui l'erotismo è affrontato in chiave antropologica, «nel quadro di una nuova tendenza polisessuale». (Enrico Maria Albamonte, Repubblica, 19 luglio 2010, p. 41, Affari & Finanza) •Gianna Nannini si è definita polisessuale prima che Lisa Diamond coniasse il termine flexisexual. Rifiuta il termine bisex: le sembra di escludere “un sacco di gente”. (Rosellina Salemi, Espresso.it, 20 agosto 2014, Attualità).
Composto dal confisso poli- e dall'agg. sessuale.
Già attestato nella Repubblica del 16 dicembre 2000, Prima Pagina (Franco Grillini).