plurisala
s. f. e agg. Locale dotato di molte sale; che ha più sale. ◆ La nuova discoteca plurisala «Versatile» stasera attende Marco Mazzoli di Radio Station One, animeranno Sissy e il vocalist Felix del «Prince» di Riccione. (Stampa, 16 maggio 1998, Cuneo, p. 9) • Può darsi che un giorno si torni allo scambio di merci con un valore soltanto etico o estetico o addirittura ludico: difficile crederlo, soprattutto scorrendo le pagine di questo saggio [«Lo spettacolo della merce» di Vanni Codeluppi] dove vengono analizzati i punti cruciali della mercificazione: da Coney Island ai supermercati, dai cinema plurisala agli aeroporti a tutti i nuovi santuari del «tempo libero», fino – per fortuna – anche al Beaubourg e al museo di [Frank] Gehry. (Gillo Dorfles, Corriere della sera, 4 settembre 2000, p. 25, Cultura) • più che alle campagne pubblicitarie delle major (decisamente efficaci nel caso dei multiplex, le plurisale dell’hinterland), il pubblico milanese sembra essere sensibile alle indicazioni della critica e soprattutto alla promozione informale e spontanea affidata al passaparola degli spettatori. (Luca Mosso, Repubblica, 8 aprile 2003, Milano, p. XI).
Composto dal confisso pluri- aggiunto al s. f. sala.
Già attestato nel Corriere della sera del 4 settembre 2000, p. 25 (Gillo Dorfles).