pittoresco
pittorésco agg. [der. di pittore] (pl. m. -chi). – 1. Raro, che si riferisce ai pittori o alla pittura. Come locuz. avv., alla pittoresca, al modo dei pittori; in partic., dipingere alla p., dipingere sommariamente, senza rifinire i particolari. 2. Nel linguaggio della critica d’arte, detto di opera pittorica che è realizzata con forti effetti chiaroscurali e che rappresenta paesaggi solitarî, spesso caratterizzati dalla presenza di imponenti architetture e rovine, e talvolta animata da scene di genere; con questa accezione, il termine è stato usato dai teorici inglesi nel corso del sec. 18°, soprattutto con riferimento alle opere di Salvator Rosa (1615-1673), di Claude G. Lorrain detto il Lorenese (1600-1682) e di Nicolas Poussin (1594-1665), per indicare il gusto e i caratteri di tale tipo di pittura. Alla fine del sec. 18° il termine entra in uso anche in architettura, riferito sia al giardino all’inglese sia agli edifici che imitano castelli medievali o sono caratterizzati da disposizioni asimmetriche dei varî corpi di fabbrica e dalla varietà dei rivestimenti esterni. 3. estens. a. Di paesaggio, veduta, scena, oggetto che, per loro caratteristiche di composizione e di colore, attirino l’attenzione, siano capaci di suscitare emozioni piacevoli, interesse, curiosità: un paesino p.; vecchie stradine p.; le p. vallate alpine; il castello diroccato aggiunge al paesaggio una nota p.; donne e uomini indossavano i p. costumi tradizionali. Anche, originale, stravagante, bizzarro: un ritrovo frequentato da gente p.; un personaggio pittoresco. b. Che è caratterizzato da una grande efficacia rappresentativa o evocativa; suggestivo, vivacemente colorito: un modo di parlare vivace e p.; parola, locuzione, espressioni pittoresche. 4. Come sost., con valore neutro, ciò che è pittoresco: amare, ricercare il p.; uno scrittore che indulge spesso al pittoresco. ◆ Avv. pittorescaménte, in modo pittoresco: un paesino pittorescamente aggrappato ai fianchi della montagna; parlare, esprimersi pittorescamente.