piccione
piccióne s. m. (f., non com., -a) [lat. tardo pipio -ōnis (der. di pipiare «pigolare»), con passaggio di -p- a -cc- forse dovuto a un tramite merid.]. – 1. a. Altro nome com. del colombo, cioè il colombo domestico (v. colombo1), più frequente di questo nel linguaggio fam., spec. in alcune espressioni d’uso, nella frase prov. prendere o pigliare due p. con una fava (v. fava, n. 1 b), e quando ci si riferisca all’animale ucciso o preparato come vivanda: comprare un paio di piccioni; p. arrosto. b. P. selvatico, marino, torraiolo, di torre, di rocca, altri nomi del colombo selvatico. 2. Tiro al p., in passato (insieme a quello allo storno e al passero), uno dei due tipi dello sport del tiro a volo (l’altro tipo è il tiro al piattello): v. tiro2, n. 2 a. Piccioni d’argilla, di rame, i piattelli d’argilla modellata o di rame, rispondenti vagamente alla sagoma di un piccione, che si adoperavano un tempo nelle gare di tiro a volo. 3. In macelleria, nome dato a Roma e altrove a un taglio di carne bovina del quarto posteriore, detto anche campanello, pesce, gamboncello, ecc. ◆ Dim. piccioncino, anche con sign. particolari (v. la voce), non com. piccioncèllo.