perequazione
perequazióne s. f. [dal lat. tardo peraequatio -onis, der. di peraequare «perequare»]. – 1. Pareggiamento, distribuzione più equa: p. fiscale o tributaria, in finanza, eliminazione delle ingiustizie nel campo tributario, siano esse aggravî ovvero sgravî eccessivi di determinate categorie o di individui singoli; più genericam., p. degli stipendî, dei salarî, l’adeguamento degli stessi alla svalutazione della moneta (o, anche, l’eliminazione di differenze ingiustificate tra le varie categorie di lavoratori); p. dei cambî, la manovra di stabilizzazione (v.), cioè il mantenimento di una certa parità tra i cambî. 2. In statistica, operazione con la quale si modificano i dati statistici, relativi a un certo fenomeno, in modo tale da eliminare, per quanto possibile, gli errori (o certe irregolarità) che quei dati possono contenere: p. grafica, che si ottiene rappresentando i dati in un grafico (per es., in un riferimento cartesiano) e tracciando una curva ad andamento regolare che non si scosti troppo dai punti che rappresentano i dati; p. a calcolo, che si effettua con varî procedimenti di calcolo, sostituendo, per es., ogni dato con determinati valori medî (p. per medie mobili), oppure costruendo una funzione, che ammetta una rappresentazione analitica piuttosto semplice, i cui valori si approssimino ai dati che si vogliono rappresentare (p. per rappresentazione analitica).