paterno
patèrno agg. [dal lat. paternus, der. di pater «padre»]. – 1. a. Del padre, che appartiene al padre o da lui proviene: l’amore p.; i consigli, i rimproveri p.; l’autorità p.; la casa p.; beni p. (e analogam. eredità p., quella costituita da beni appartenenti al padre); Idomeneo, cretese eroe, Da la sua patria e da’ p. regni Era scacciato (Caro); esser partecipe della gloria, della fama p.; educazione p., quella impartita dal padre. Per estens., scuola p., l’istruzione ricevuta dai ragazzi in casa da parte di insegnanti privati o dai genitori stessi (e tale tipo di istruzione, non riconosciuta dallo stato, richiede, per acquistare validità, che i ragazzi sostengano un esame di idoneità presso una scuola statale o con i requisiti stabiliti dalla legge). b. Da parte del padre, con riferimento alla parentela: ascendenti p. o del ramo p.; zio, nonno paterno. 2. Affettuoso, amorevole come di padre: ha avuto per lui cure più che p.; il maestro gli dava p. ammonimenti; il direttore gli fece un p. rimprovero; gli ha sempre dimostrato un affetto p.; parlare in tono p., con voce p.; sorvegliare qualcuno con occhio p.; non ringrazio Se non col core a la p. festa (Dante, riferendosi alla festosa accoglienza fattagli dal trisavolo Cacciaguida). Anche riferito alla persona stessa: essere, mostrarsi p. (con o verso qualcuno). Analogam., governo p., quello di un sovrano assoluto che considera i sudditi come figli affidati alla sua tutela; l’espressione è stata usata soprattutto con riferimento all’Austria, dopo il 1815, e al granducato di Toscana. ◆ Avv. paternaménte, con animo, con affetto, con atteggiamento paterno, con benevolenza paterna: trattare, consigliare, giudicare, rimproverare paternamente.