pastello
pastèllo s. m. [der. di pasta]. – 1. ant. In genere, qualsiasi pezzetto di materia ridotta in pasta e fatta assodare. 2. a. Cannello di materia colorante, costituito da una pasta di colore in polvere, con acqua e piccole quantità di sostanze agglutinanti, modellato in cilindretti che, una volta essiccati, servono generalmente per colorare disegni e per dipingere: una scatola di pastelli; matita a pastello, quando il cilindretto, molto sottile, è racchiuso da una guaina di legno. b. Particolare tecnica di pittura (propr. pittura a pastello), affermatasi nel Settecento, ottenuta sfregando il colore sulla carta preventivamente preparata e stendendolo col dito: dipingere a pastello; quadro, ritratto a pastello. c. Quadro, disegno dipinto a pastello: un p. di Rosalba Carriera. 3. Come agg. invar., posposto a nomi di colori, ne indica una tonalità chiara, un po’ incerta, tendente al bianco (come sono appunto i colori dei dipinti a pastello): rosa p., verde pastello. 4. Piccolo grumo di pasta che, nel tirare la sfoglia, la pasta frolla, e sim., rimane non ben lievitato o troppo secco, per cui stenta ad incorporarsi nell’impasto: l’unione del lievito con la farina sia fatta esattamente onde non si formino pastelli (Lastri); se in ultimo restano dei p., uniteli insieme con un gocciolo di vino bianco o di marsala, il quale serve anche a rendere la pasta più frolla (Artusi).