paraboloide
parabolòide s. m. [comp. di parabola2 e -oide]. – 1. In matematica, ogni superficie del 2° ordine (quadrica) priva di punti doppî, a differenza delle quadriche degeneri (coni, cilindri, ecc.), e tangente al piano all’infinito in analogia con la parabola (che è tangente alla retta all’infinito); privo di centro di simmetria, è dotato, in generale, di due piani di simmetria secantisi ortogonalmente lungo una retta (asse di simmetria) che incontra il paraboloide in un solo punto proprio, detto vertice. In partic., il p. ellittico, a forma di coppa, e il p. iperbolico, a forma di sella, sono superfici di traslazione: considerando due parabole situate su due piani perpendicolari e aventi lo stesso vertice e lo stesso asse, se una delle due viene sottoposta a una traslazione per cui il suo vertice scorra sull’altra si ottiene appunto un paraboloide (ellittico se le due parabole volgono la concavità dalla stessa parte, iperbolico se da parti opposte); p. di rotazione, caso particolare del paraboloide ellittico, ottenuto dalla rotazione di una parabola intorno al suo asse. In architettura, coperture aventi forma di paraboloide, non richiedendo strutture di sostegno interne (pilastri o pareti portanti), sono spesso usate per edifici destinati ad attività sportive, esposizioni, ecc. 2. In radiotecnica, nome con cui viene chiamata l’antenna direttiva con riflettore paraboloidico, detta anche, più comunem. seppure impropriam., antenna parabolica.