opporre /o'p:or:e/ [dal lat. opponĕre, der. di ponĕre "porre", col pref. ob-, rifatto secondo porre] (coniug. come porre). - ■ v. tr. 1. [porre contro per fare ostacolo, con la prep. a del secondo arg.: o. un'obiezione all'argomentazione addotta] ≈ contrapporre, frapporre, interporre. 2. (fig.) a. [presentare argomenti a difesa dei propri diritti o interessi, del proprio punto di vista e sim., con la prep. a del secondo arg.: o. solide ragioni] ≈ addurre, contrapporre, presentare. b. [affermare in contrario, con una prop. dipendente esplicita o implicita e con la prep. a del secondo arg.: si potrebbe o. all'oratore che ciò non è sempre vero] ≈ contestare, controbattere, eccepire, obiettare, replicare, ribattere. ↓ rispondere, sostenere. ■ opporsi v. intr. pron. 1. [porsi contro, con la prep. a: o. all'avanzata del nemico] ≈ contrapporsi, fare opposizione, impedire (ø), ostacolare (ø), resistere. ↔ agevolare (ø), aiutare (ø), assecondare (ø), facilitare (ø), favorire (ø), secondare (ø). ↑ arrendersi, cedere. 2. (fig.) [cercare d'impedire che una cosa abbia effetto, con la prep. a o assol.: o. a una decisione; mi oppongo!] ≈ avversare (ø), combattere (ø), contestare (ø), contraddire (ø), contrastare (ø), disapprovare (ø), discordare (da), dissentire (da), fare opposizione (o, non com., la fronda), (lett.) oppugnare (ø), osteggiare (ø), resistere. ↑ bocciare (ø), respingere (ø). ↔ accettare (ø), aderire, approvare (ø), consentire. 3. [essere posizionato di fronte, senza idea di contrasto: il pollice si oppone alle altre dita della mano] ≈ contrapporsi, fronteggiare (ø).