omodina
s. f. [comp. di omo- e (etero)dina]. – In ottica, tecnica di rivelazione di segnali ottici che siano stati modulati, oppure siano genericamente variabili, consistente nel fare interferire i segnali con sé stessi in un rivelatore quadratico in modo da ottenere all’uscita il solo segnale di modulazione. È detta anche o. ottica in quanto deriva da una omonima tecnica di rivelazione di segnali radio modulati, consistente nel fare interferire i segnali da rivelare con un oscillatore locale (eterodina) avente la stessa frequenza di essi, cosicché il segnale di battimento è costituito dalle sole componenti di modulazione; questa tecnica, in uso negli anni ’30 del Novecento, fu poi sostituita da altre più efficienti, specialmente la rivelazione a supereterodina.