olimpiade
olimpìade s. f. [dal lat. Olympias -iădis, gr. ᾿Ολυμπιάς -άδος]. – 1. In età antica: a. Complesso di gare (ginniche, atletiche, ippiche) che si celebravano ogni quattro anni nella città greca di Olimpia, nell’Elide, in occasione delle feste olimpie, a partire dal 776 a. C. e fino al 393 d. C. b. Periodo di tempo di quattro anni che intercorreva fra due successive celebrazioni delle feste e delle gare olimpie; usata fin dal sec. 5° come punto di riferimento cronologico, l’olimpiade fu adottata come base di computo per la datazione ufficiale dallo storico Timeo e divulgata da Eratostene (per es.: la prima o., il 776 a. C.; la seconda o., il 772 a. C., ecc.). 2. In età moderna (per lo più al plur., le olimpiadi, e spesso con iniziale maiuscola), la più importante manifestazione sportiva per atleti non professionisti, consistente in un complesso di gare internazionali, ispirate agli antichi giochi olimpici, che dal 1896 si svolgono ogni quattro anni in sede diversa: le O. di Atene, di Roma, di Monaco, di Mosca, di Pechino. Dal 1924 si svolgono inoltre le o. invernali, anch’esse ogni quattro anni, che sono dedicate agli sport della neve e del ghiaccio e hanno luogo in un paese diverso da quello che organizza i giochi olimpici, con uno scarto di due anni rispetto a questi ultimi.