oboe
òboe (ant. oboè) s. m. [dal fr. hautbois (comp. di haut «alto» e bois «legno»; cioè «legno dal suono alto»), secondo l’antica pronuncia ‹obuè›] (pl. -i, ant. -è). – 1. Strumento musicale a fiato, ad ancia doppia, dal timbro leggermente nasale e molto penetrante, costituito da un tubo di legno leggermente svasato all’estremità inferiore, munito di fori, la maggior parte dei quali può venire chiusa dall’esecutore mediante un sistema di chiavi: o. soprano, quello più comunemente utilizzato, la cui estensione raggiunge quasi le tre ottave (si ♭2 -la5). Sono inoltre usati: l’o. tenore (detto anche corno inglese), tagliato una quinta sotto l’oboe soprano; l’o. baritono, tagliato un’ottava sotto l’oboe soprano; l’o. d’amore, costruito in Francia all’inizio del Settecento, con un’estensione da sol2 a re5 e un suono più dolce e pastoso; l’o. da caccia, affine al corno inglese. 2. Per metonimia, suonatore o suonatrice di oboe.