oblata
s. f. [dal lat. oblata, neutro pl. del part. pass. oblatus «offerto, presentato» (v. oblato1)]. – 1. Nome con cui, nella tradizionale terminologia liturgica cattolica, è chiamato il pane offerto per il sacrificio, quindi l’ostia non ancora consacrata; al plur., le oblate, il pane e il vino posti sull’altare per il sacrificio e, nel rito antico, i doni in natura presentati durante la messa (all’offertorio), destinati ai poveri della comunità; preghiera sopra le o. (traduz. del lat. oratio super oblata, cioè «sopra le offerte»), l’orazione che conclude i riti di offertorio e ha inizio con l’esortazione sacerdotale Orate, fratres (in ital. «Pregate, fratelli»). V. anche oblazione, n. 2. 2. Religiosa appartenente all’ordine delle oblate (v. oblato1, n. 2 b).