nominale
agg. [dal lat. nominalis, der. di nomen -mĭnis «nome»]. – 1. Del nome, come categoria grammaticale: suffissi n., quelli che servono alla formazione del nome; declinazione o flessione n., appartenente alla categoria del nome inteso come sostantivo o come aggettivo (distinta sia dalla declinazione pronominale sia dalla flessione verbale o coniugazione); forme n. del verbo, i modi che possono essere sostantivati (come l’infinito) oppure usati con funzione di aggettivi o di sostantivi, e quindi anche declinati nel genere e numero (come, in italiano, il participio presente e passato, e in latino il gerundivo, che ha anche i varî casi); predicato n., quello consistente in un aggettivo o sostantivo (talvolta un pronome) e una copula o verbo copulativo; frase n., frase in cui manca il predicato verbale (per es.: tutti a casa!) o in cui il predicato nominale è applicato al soggetto senza la copula (per es.: traduttori traditori). 2. Del, o col, nome di persona, nelle locuz. scrutinio n. e appello n., fatti chiamando ciascuna persona per nome e cognome; votazione per appello n., forma di votazione parlamentare (contrapposta allo scrutinio segreto e obbligatoria per le mozioni di fiducia o sfiducia al governo) in cui i singoli votanti sono chiamati per nome a esprimere il proprio voto. 3. Che esiste soltanto di nome, o non ha comunque esistenza reale o valore effettivo: esercitare un potere, avere un’autorità puramente n.; una carica, un incarico n.; un governo nominale. 4. Con sign. analoghi, in usi specifici: a. In economia, detto di prezzi, di tassi, di valori, convenzionali o di comodo, che non necessariamente corrispondono alla realtà: corso n., il prezzo attribuito in borsa ai titoli per i quali non si è formato nel periodo di tempo considerato un prezzo corrente per mancanza o insufficienza di contrattazioni effettive; interesse nominale, quello che si identifica nella quantità di moneta effettivamente corrisposta a titolo di interesse (in contrapp. all’interesse reale, che è pari all’interesse nominale depurato del tasso di inflazione esistente nel periodo considerato, cioè all’effettivo potere d’acquisto dell’interesse); prodotto n., o reddito n., il valore della produzione di un Paese in un dato periodo di tempo ai prezzi di quel periodo, ovvero a prezzi correnti (in contrapp. al prodotto reale o reddito reale che misura il valore della produzione a prezzi costanti, vale a dire ai prezzi di un anno di riferimento o anno-base); valore n., il valore attribuito al capitale di una società commerciale all’atto della sua costituzione, oppure quello che è indicato su un titolo pubblico o privato all’atto della sua emissione (in partic., valore n. di una moneta, quello che le è attribuito dalla cifra su di essa stampata o impressa, indipendentemente dal suo effettivo potere d’acquisto, o valore reale, e dal valore intrinseco del metallo in cui è coniata; nell’uso dei numismatici è spesso sostantivato, il nominale, anche per indicare la moneta stessa di un determinato valore nominale); salario n., la somma di denaro percepita dal lavoratore (in contrapp. al salario reale, che è la quantità di beni acquistabili con detta somma). b. In elettrotecnica, valore n. di una grandezza (tensione n., intensità n. di corrente, potenza n., ecc.), il valore per il quale una macchina o un apparecchio elettrico è stato progettato, costruito e collaudato e al quale ci si deve riferire per avere la garanzia di un normale funzionamento (tali valori sono riportati, a cura del costruttore, sulla macchina o sull’apparecchio generalmente in un’apposita targa). c. In fisica, detto di alcune grandezze per distinguerle da altre omonime formalmente analoghe, ma di diverso contenuto fisico: per es., il lavoro n. di una forza è il prodotto della forza per uno spostamento infinitesimo arbitrario (anche incompatibile con i vincoli del sistema), ed è introdotto per esigenze di calcolo, senza avere un reale signicato fisico. ◆ Avv. nominalménte, in modo soltanto nominale (nel sign. 3), di nome e non di fatto: un ente nominalmente apolitico, una società nominalmente privata; un consiglio d’amministrazione che esiste solo nominalmente. Meno com., nominatamente, cioè per nome, con citazione esplicita del nome: indicare nominalmente i presunti colpevoli.