neofemminista
(neo-femminista), s. m. e f. e agg. Chi o che ripropone l’ideologia femminista. ◆ Scrupolosamente, [Giuliano] Amato ha preso in mano il «dernier cri» delle caposcuola del filone neo-femminista del pensiero economico americano, Nancy Folbre della Università del Massachussetts e Julie Nelson della Università di Harvard. (Foglio, 6 marzo 2001, p. 1, Prima pagina) • Con quei brani la cantautrice canadese [Alanis Morissette], 31 anni a giugno, si impose come modello. Sia musicale, una donna rocker, grintosa come non se ne vedevano da tempo; sia di comportamento, una neofemminista senza peli sulla lingua che, nelle canzoni, prendeva a male parole gli uomini. (Andrea Laffranchi, Corriere della sera, 27 aprile 2005, p. 61, Spettacoli) • Sì, ci voleva [Pietro] Ingrao che dal palco dice tra gli applausi «la lotta continua», Ingrao rinato in mezzo alle neo-femministe che si battono contro la legge sulla fecondazione artificiale. Ingrao divertito dal vedere il corteo nato per non essere «contro il governo», finire a schierarsi contro «i moderati» di Palazzo Chigi e del Pd. (Marcello Sorgi, Stampa, 21 ottobre 2007, p. 1, Prima pagina).
Composto dal confisso neo- aggiunto al s. m. e f. e agg. femminista.
Già attestato nella Repubblica del 12 ottobre 1990, p. 22, Cronaca (Natalia Aspesi).