romanzamento s. m. 1. Narrazione in forma di romanzo di argomenti o testi propri di altri generi di scrittura. | Per estensione, con connotazione negativa, trattamento romanzato o romanzesco di determinati eventi o concetti. 2. Trasposizione in forma narrativa di un testo originariamente concepito o realizzato come opera cinematografica, teatrale, radiofonica o televisiva; novellizzazione. ◆ Ma oggi è di moda questo romanzamento scientifico per i ragazzi. Vedi, ad esempio, Colerus, La matematica romanzata, Treves, Milano, e La geometria romanzata. (Annali dell'istruzione elementare. Rassegna bimestrale della Direzione generale per l'istruzione elementare, p. 195, Libreria del Littorio, 1938) • È la misura precisa di quanto valga la biografia quando venga da un interesse esclusivamente lirico e non poggi sul vieto modulo del romanzamento scadente e commerciale. (Antonio Silveri, a cura di, Nicola Moscardelli. Poesie, racconti, saggi, p. 288, Edizioni Conchiglia, 1953) • In Italia il romanzamento d'autore è stato inaugurato da Maria Bellonci, col suo Marco Polo (Eri), che è ai primi posti nelle classifiche di vendita. Merito dello sceneggiato televisivo di Montaldo e della pubblicità che gli cresce intorno; ma anche merito personale della Bellonci e della formula che ha costruito con fatica di stile e di ricerca. (Stefano Reggiani, Tuttolibri, 15 gennaio 1983, p. 2) • Chi la fa l'aspetti. Dopo anni di saccheggio della letteratura da parte del piccolo schermo le parti si invertono e trionfano le "novellizzazioni" (meglio il "romanzamento"). (Loredana Lipperini, Repubblica, 17 aprile 1993, p. 34, Cultura) • Riteniamo interessante adesso soffermarci su un caso probabilmente meno noto di adattamento, ovvero quello che, come accadeva già nel secolo scorso, viene realizzato fissando vicende nate sul grande schermo in forma letteraria. Questo passaggio è definito “novellizzazione” oppure “romanzamento” e può riguardare anche, tra l’altro, spettacoli teatrali oppure televisivi. In realtà, non si tratta di una rarità, infatti sono stati numerosi i film di grande successo, inquadrabili soprattutto nel genere fantascientifico, ad aver conosciuto una trasposizione letteraria, sulla scia dell’interesse del pubblico. (Alessio Arena, Il romanzamento del film, in Treccani.it, 26 luglio 2023, Lingua italiana).
Derivato dal v. tr. romanzare con l’aggiunta del suffisso -mento.