naviglio1
navìglio1 (ant., e soltanto nel sign. 1, navìlio e navile) s. m. [dal lat. navigium «nave» (v. navigio), con mutamento di suffisso]. – 1. non com. a. Nave, bastimento, imbarcazione in genere: c’era una volta un piccolo n., inizio d’una filastrocca popolare. b. Flotta, mercantile o militare: dal fatal di Quarto Lido il naviglio de i mille salpò (Carducci). 2. L’insieme di tutte le imbarcazioni e navi, di vario tipo e grandezza, destinate a uno scopo comune o appartenenti alla medesima categoria. In partic., in relazione all’ambiente di navigazione: n. marittimo, fluviale, lacuale; in relazione al tipo di propulsione: n. a vela o velico; n. a remi o remico; n. a motore (o a propulsione meccanica), che adopera motori a benzina (o, per potenze elevate, di tipo Diesel) analoghi a quelli automobilistici, opportunamente adattati e collocati all’interno o all’esterno dello scafo; in relazione alle caratteristiche d’impiego: n. mercantile (n. da passeggeri, da carico, n. di linea); n. da pesca (n. costiero, n. d’altura, ecc.); n. da guerra (n. pesante, leggero, sottile; n. da superficie, subacqueo; n. silurante); n. da diporto, l’insieme delle imbarcazioni destinate a scopi sportivi o ricreativi (n. da regata, da crociera, ecc.); in relazione a particolari funzioni da svolgere: n. per servizî speciali, comprendente le navi officina, appositamente attrezzate per servire da officina mobile al servizio di altre navi, le navi posacavi, le navi rompighiaccio, le navi traghetto; n. di servitù, di cui fanno parte i rimorchiatori, le navi di salvataggio, i pontoni gru semoventi per il maneggio di grossi pesi, i galleggianti portuali e da rimorchio per usi svariati (bette, cisterne, ecc.).